Boxlandia, a proposito del “ma chi ci casca…”

di Anna Iaccarino*

Mi ricollego al commento precedente, ribadendo: ma chi ci casca?  E’ vero che siamo in un’epoca in cui si riesce, anche con estrema naturalezza, a negare anche l’evidenza, ma l’interpretazione fornita dall’assessore regionale mi sembra che sia un tantino eccessiva anche per questa epoca…Avremmo tutti preso un abbaglio e non avremmo apprezzato le restrizioni nascenti dalla recente novella della L. 19/01!  Sembra strano che nessuno abbia capito che tutto il “lavorio” fatto intorno all’art. 9 della l. 19/01 serva in realtà ad impedire che possa essere forzato il PUT (proprio il contrario di quello che viene spontaneo pensare a leggere le modifiche subite dalla norma dalla sua introduzione ad oggi!) e sembra strano che siano stati così poco perspicaci anche i Giudici della Cassazione che,con una recentissima sentenza, hanno dato tanta importanza alla parolina “procedurali” eliminata dal testo proprio con l’ultima finanziaria regionale di cui parla l’assessore. Parimenti nessuno avrebbe colto il chiaro monito lanciato ai costruttori con la cancellazione del termine di vendita dei box entro 36 mesi dalla scadenza del titolo, modifica questa che introdurrebbe un implicito (e a mio avviso incomprensibile) obbligo di alienazione entro il termine della scadenza del permesso. Isomma, caduto un obbligo se ne costituirebbe tacitamente un altro più restrittivo!  Che dire, noi non capiremo, ma di certo in Regione non ci vengono incontro!  Con tutti gli sforzi intellettivi proprio l’audace interpretazione dell’assessore provinciale non mi entra in testa e, in fondo in fondo, non deve essere entrata in testa neppure a lui se ha concluso l’interrogazione con la frase: “questa lettura della norma NON è OVVIAMENTE VINCOLANTE perchè l’interpretazione autentica spetta all’assemblea legislativa.”
(p.s. mi scuso se mi sono lasciata andare ad una esposizione poco formale)

*Consigliere Comunale di opposizione a Piano di Sorrento