Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Politica, finanziamenti e corruzione…Aspettando il Popolo!

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Prendiamo spunto da due commenti del Sen. Raffaele Lauro per ritornare sul tema della crisi dei partiti e sulla loro gestione delle risorse pubbliche ricevute come “rimborsi elettorali”. Su quest’ultimo punto Lauro commenta così l’accordo raggiunto da ABC (Alfano, Bersani e Casini): “Vogliono curare la broncopolmonite con l’aspirina. L’accordo tra i partiti di maggioranza sulla certificazione dei bilanci rappresenta un timido passo avanti, ma non sufficiente a restituire credibilità alla classe politica, sull’uso trasparente e corretto delle risorse pubbliche, per il passato e per il futuro“. Sull’espulsione di Rosi Mauro decisa dalla Lega dichiara Lauro: “L’espulsione di Rosi Mauro è paragonabile ad un’esecuzione sommaria. La politica italiana sta precipitando verso la barbarie politica“. La crisi della politica italiana, a nostro modesto avviso, altro non è se non il frutto di un ceto politico assurto ai vertici dello Stato con l’intento di curare i propri interessi mascherandoli per governo del Paese. In questo senso ha fatto e sfatto a proprio piacimento riuscendo a inebetire mediaticamente il popolo italiano o, almeno, gran parte di esso, che oggi si sta risvegliando dal sonno della ragione e sta combattendo una crisi socio-economica e culturale senza precedenti, ma anche ambigua! I partiti non si “liberano” delle mele marce: il caso Mauro è l’eccezione che conferma la regola! Altro che barbarie! Il rischio è che si possa giungere a esecuzioni reali quando il dramma sociale non sarà oltre contenibile! La politica espella invece dai partiti e soprattutto dalle istituzioni i troppi corrotti e delinquenti che fanno il bello e il cattivo tempo. Sui fondi è sempre più chiaro il suicidio politico della sinistra di Bersani, ormai in tutto e per tutto indistinguibile dal PDL di Alfano. Per sopravvivere hanno bisogno sempre esolo dei soldi pubblici, pagati con le tasse dei Cittadini: a sinistra come a destra passando per Casini. Come per la legge elettorale – il porcellum – non trovano soluzioni perchè gli fa comodo che le cose restino come sono!

4 commenti

  • De Vita Eduardo

    Si può essere d’accordo o no sull’espulsione di Rosy Mauro oppure se il singolo episodio è paragonabile o no ad una esecuzione sommaria.Comunque,io credo che la politica italiana sia scivolata da tempo nella BARBARIE POLITICA.La BARBARIE POLITICA non è certamente dimostrata dal singolo episodio per quanto possa essere eclatante ed appariscente.Esiste una BARBARIE POLITICA subdola che agisce giorno per giorno ed è legata alla rete di relazioni che costituiscono corruzione,collusioni e connivenze.La Politica ha dimostrato già da tempo di non essere in grado autonomamente di ripulirsi ed disciplinarsi.Anzi,non solo fà finta di non accorgersi di ciò che avviene,ma continua ad essere autoreferenziale in un delirio di onnipotenza,ormai,davvero fuori luogo.Il comportamento della Politica non solo è scandaloso,ma è anche indicativo di immaturità ed infantilismo.Infatti il vuoto della Politica lascia spazio ad interventi di altre forze,quali per esempio la Magistratura,o a legittime manifestazioni di Associazioni e Movimenti di Opinione che necessariamente devono fustigare ed incalzare.In questa situazione emerge,appunto, l’immaturità e l’infantilismo della Politica che riesce solo a mostrarsi piccata,stizzita e toccata nell’orgoglio e nell’onore.Ma,ormai,come già accaduto in occasione di TANGENTOPOLI,l’orgoglio e l’onore sono persi da tempo……ed il tempo è SCADUTO……

  • Raffaele Lauro

    Che i partiti, tutti, non siano in grado di raccogliere la sfida del cambiamento, che viene dal paese, appare evidente. Lo vado ripetendo, quotidianamente e pubblicamente, sfidando anche i vertici dei partiti, che non gradiscono le mie radicali prese di posizione. Le mie proposte di riforma, dall’inizio della legislatura, testimoniano, tuttavia, che, almeno per quanto riguarda le mie dirette responsabilità, ho tentato di dare, talvolta in totale solitudine, delle risposte, adeguate e forti. Ma il problema non è di carattere personale, quanto di un sistema da rinnovare, insieme con tutta la classe dirigente. In democrazia, ciò avviene con le elezioni politiche, libere e democratiche. Chiunque esprime giudizi, senza appello, su questa politica e su questa classe dirigente, si prepari a scendere in campo, alle prossime elezioni politiche del 2013. Servono energie nuove per rimettere in cammino l’Italia! Raffaele Lauro

  • Giovanni Antonetti

    RIFORMA PARTITI: DI PIETRO, DEVOLVERE ULTIMA RATA 2008 A SOCIALE = – Roma, 11 apr. – Restituire l’ultima rata dei rimborsi elettorali dei partiti, relativa al 2008, al governo che potra’ utilizzare il tesoretto cosi’ accumulato per arginare l’emergenza sociale nel nostro Paese. A questa condizione, Antonio Di Pietro assicura il sostegno dell’Italia dei Valoria una “legge emergenziale” che venga presentata in Parlamento per riformare il sistema di finanziamento ai partiti. Il leader dell’Idv lo ha spiegato nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio durante la quale ha annunciato anche la partenza, da domani, della raccolta firma per una legge di iniziativa popolare che verra’ presentata tra 30-40 giorni. “L’ultima rata vale 100 milioni per ogni partito”, ha spiegato Di Pietro, “e con quei soldi si possono fare tante cose”. Per i partiti non sara’, comunque, un grande sacrificio, ha aggiunto, anche perche’ “tutti i partiti hanno presentato bilanci in attivo”, ovvero hanno speso, per le campagne elettorali, meno di quanto ricevuto.

  • Idv Penisola Sorrentina

    14 Aprile 2012. Redazione nazionale Idv.
    Partiti. Di Pietro: Abrogare rata rimborsi, nostra quota destinata alle alluvioni.
    “L’Italia dei valori ha deliberato un emendamento per chiedere l’abrogazione della prossima rata dei finanziamenti ai partiti e, a regime, la loro riduzione secondo il modello dei rimborsi per i referendum’. Lo ha annunciato oggi a Genova il presidente di Idv Antonio Di Pietro, a margine di un comizio a sostegno del candidato del centrosinistra Marco Doria.’Se questo non avverra’ – ha aggiunto Di Pietro – noi ritiriamo la nostra quota, che e’ di circa 4 milioni, e poi la giriamo al ministro Fornero perche’ la usi per le emergenze piu’ gravi che per noi sono quelle delle zone colpite dalle alluvioni’.

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