Campania,  Italia,  Piano di Sorrento

Boxlandia…Il parcheggio di Lauro finisce su “Il Fatto Quotidiano”

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il fatto quotidiano

Non accenna a placarsi l’onda mediatica su boxlandia e sulle autorizzazioni concesse a Piano di Sorrento dalla Giunta a Via Legittimo e a Via San Liborio. A parlarne questa volta è Il Fatto Quotidiano con un articolo di Vincenzo Iurillo. Intanto il mensile “La Voce delle Voci” ha svolto un’accurata inchiesta sullo stesso argomento  e da essa emergerebbero una serie di interessi e di rapporti societari che legherebbero a doppio filo privati, imprenditori e tecnici dell’amministrazione pubblica. Appena sabato è stato l’avv. Francesco Saverio Esposito, con un passato di assessore all’urbanistica proprio al Comune di Piano di Sorrento, a replicare con un articolato ragionamento al capo dell’UTC di Piano Graziano Maresca che, secondo i più, avrebbe grosse responsabilità nelle scelte urbanistiche operate dall’Ente dove ormai, è opinione diffusa, la politica avrebbe abdicato al proprio ruolo di indirizzo e di controllo sull’operato dei tecnici che agirebbero a mani libere. Sui rapporti e sugli interessi che vedrebbero all’opera diverse società a Piano e in Penisola Sorrentina è stata annunciata la pubblicazione di un dettagliato dossier che porterebbe alla luce situazioni che, i soliti bene informati, definiscono quantomeno sconcertanti.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/09/sorrento-lagrumeto-achille-lauro-diventa-cognato-boss-carmine-alfieri/203180/

2 commenti

  • De Vita Eduardo

    Considerato quanto sta avvenendo, da alcuni anni, in penisola in tema di sfruttamento del territorio non si può che pensare a brutti legami tra privati, imprenditori e tecnici dell’amministrazione pubblica. In particolare, per Piano di Sorrento è stato coniato, non a caso, il termine di BOXLANDIA perchè le realizzazioni di parcheggi e box auto non sono connessi ad alcun progetto di utilizzo del territorio,come strutture funzionali a soluzioni di problemi economici,nè di vivibilità, nè di traffico.
    Quindi la domanda perchè…resta senza una plausibile risposta sul piano del miglioramento di una situazione depressiva e precaria in cui, ormai, si trova Piano di Sorrento.
    E allora……perchè?…..Interessi personali, di gruppi e clientelari?
    Un perchè deve pur esserci e, se non si tratta di motivi che accompagnano la crescita strutturale della città, certo i sospetti sono legittimi e gravi……..

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