Sorrento

Circumvesuviana, ci vogliono fatti non parole…

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Da Alessandro Lauro riceviamo e pubblichiamo

Gentile Avv. Antonetti,
la ringrazio delle “rassicurazioni”. Ne ho ricevute anche da altri politici locali in passato e faccio presente anche a lei che proprio dall’ottobre scorso la situazine è andata sempre precipitando. Detto piu’ poveramente: non si è risolto nulla. Non bastano piu’ interrogazioni parlamentari, serve più concretezza! Faccio solo un piccolo esempio a lei e ad altri che ci leggono. Poniamo il caso che la Circumvesuviano non riesca piu’ a soddisfare eanche un minimo di servizio, oppure che un utente voglia usare altri mezzi quali auto o aliscafo. Nel primo caso con i prezzi della benzina e il costo dei parcheggi sarebbe praticamente inutile andare a lavorare. Nel secondo caso un sorrentino dovrebbe pagare un abbonamento via mare piu’ costoso (ma cons ervizio migliore e quindi va bene) ed in più sarebbe costretto a pagare il parcheggio giù al porto (mi sembra sia due euro algiorno che sommati per 26 giorni…) oppure dovrebbe prendere la navetta dal porto che costa se non erro 1 euro al giorno… Nel caso in cui l’utente fosse di S. Agnello o Piano o Meta dovrebbe pagare abbonamento mezzi via mare e abbonamento mezzi pubblici che lo portino al porto e lo riportino a casa la sera stanco. Si pagherebbe intorno ai 140 euro solo per andare a lavoro. Le deduzioni da questo rapido calcolo sono facili da fare. La politica degna di tale nome è in grado di fare di più di una semplice e facile – seppur utile – interrogazione parlamentare? E’ in grado di sintonizzarsi con la realtà? I Sindaci della Costiera sanno e stanno affrontando il problema? In questo caso è l’unione che fa la forza perchè i cittadini – a che mi risulti – sono sempre tutti uguali per la nostra costituzione. Il comune unico della costiera serve solo quando ci sono altri interessi? Grazie in ogni modo per l’interessamento. Aspettiamo risposte…concrete, da tutti.

2 commenti

  • Giuseppe De Angelis

    Sono costretto da pendolare a dover essere d’accordo con il signor Alessandro Lauro sulla situazione circumvesuviana, all’Avv Antonetti mi sento di porre una domanda lei dice di essersi impegnato nella costruzione di un interrogazione parlamentare a cosa serve concretamente un’ interrogazione parlamentare?Le do la mia personale opinione secondo me solo a dar lustro alla propria immanige agli occhi dei cittadini… Ritenevo più utile utilizzare il tempo impiegato a scrivere l’interrogazione per organizzare una class action che sarebbe potuta andare dalla giornata del viaggia senza biglietto alla chiusura delle stazioni o qualsiasi azione CONCRETA ritenga più giusta,perchè le chiacchiere non portano a nulla.Inoltre non sono sollevati dalle critiche tutti gli assessori al turismo dei vari comuni della penisola,l’assessore provinciale al turismo,l’assessore regionale al turismo, e i vari sindaci che si prodigano tanto ad andare al WTM di londra o alla bit di milano per fare promozione turistica e poi lasciano che si offrano dei servizi assolutamente scadenti con treni sovraffollati senza neanche una minima misura di sicurezza,con treni soppressi,e viaggi che durano ore.Purtroppo a lungo andare questi disservizi porteranno ad un notevole calo di afflusso turistico e a pagare saranno sempre e comunque i lavoratori del settore turistico…

  • Giovanni Antonetti

    Gentile Dott. Lauro,
    una prima risposta è stata fornita, in data 19 marzo 2012, dal Ministro per gli Affari Regionali, Piero Gnudi, all’interrogazione parlamentare presentata dal senatore Di Nardo sul problema Circumvesuviana in data 4 ottobre 2011.
    Ho già inviato il testo ufficiale della rispstaa al Direttore di “Politicainpenisola”, affinchè possa darne pubblicazione e renderne noti i contenuti a tutti gli utenti.

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