Sorrento

Tasso di soggiorno per B&B: Comune e Confesercenti ai ferri corti

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Monica Savarese (Confesercenti)

SORRENTO – Esplode la polemica tra l’Amministrazione comunale e la Confesercenti in materia di applicazione della tassa di soggiorno ai B&B. Il Comune retto da Giuseppe Cuomo ha diffuso il seguente comunicato: “Il ricorso presentato da un’associazione di categoria di titolari di b&b, per ottenere la sospensiva dell’applicazione della tassa di soggiorno, non può essere accolto. Lo ha deciso il Tar Campania, confermando la legittimità del provvedimento approvato lo scorso anno dal consiglio comunale di Sorrento. Il tributo, per gli alberghi fino a 3 stelle, campeggi e ostelli sarà quantificato in 1 euro al giorno, 1,50 per gli hotel a 4 stelle e strutture extra-alberghiere – tra cui proprio i b&b – e 2 euro per alberghi a 5 stelle. La tassa di soggiorno sarà applicata nel periodo compreso tra il primo aprile e il 31 ottobre, non sarà dovuta per soggiorni superiori a sette giorni consecutivi e non sarà applicata agli under 18. “Il tribunale amministrativo ha riconosciuto la validità della nostra azione amministrativa – ha dichiarato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo – La nuova tassa di soggiorno servirà per stimolare le attività culturali, recuperare parte del patrimonio ambientale e, quindi, promuovere l’offerta turistica. Questa tassa ci permetterá inoltre di recuperare fondi dal bilancio che saranno destinati a coprire i tagli dei trasferimenti statali. Questa operazione è utile per non gravare sui bilanci delle famiglie e delle aziende, in un momento così difficile sotto l’aspetto economico”. A stretto giro la risposta di Monica Savarese leader della Cofnesercenti della Penisola Sorrentina: “Non è vero che il Tar Campania ha legittimato il regolamento sull’imposta di soggiorno applicato dal Comune di Sorrento ma si è espresso solo in modo negativo sull’ordinanza cautelare disposta dai ricorrenti.  L’Avv. Filippo Pacciani e l’Avv. Carlo Iaccarino, gli avvocati che hanno sostenuto i 45 gestori delle strutture extralberghiere, tengono a precisare che Il Tar Campania, in sede cautelare, ha solo giudicato insussistente il requisito del danno grave ed irreparabile per i soggetti ricorrenti, gestori di strutture extralberghiere, e nega la sospensione della delibera impugnata. Non si pronuncia invece sulla legittimita’ del provvedimento, riservandosi di compiere ogni valutazione sul punto in sede di merito. La controversia resta dunque aperta a qualunque esito”. La Confesercenti inoltre aggiunge che  “…il Giudice non ha ritenuto esserci il presupposto del danno grave ed irreparabile (periculum in mora) necessario ai fini della sospensiva, e quindi ha solo respinto la nostra richiesta. Abbiamo già provveduto a fissare l’udienza di merito  al Tar che è, poi, ciò che più ci interessa. Vogliamo ribadire ancora una volta che non siamo assolutamente contro l’imposta di soggiorno ma non siamo stati d’accordo nell’ingiustificata equiparazione tra tutte le strutture extra alberghiere e gli alberghi 4 stelle attraverso il medesimo importo da pagare. In tutte le città d’Italia e soprattutto nei comuni limitrofi come Piano di Sorrento, Sant’Agnello etc., l’extra alberghiero è paragonato agli alberghi 1,2, 3 stelle. Quest’anomalia avrà effetti distorsivi nelle dinamiche concorrenziali del settore turistico ricettivo”.

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