Campania,  Sorrento

Sorrento, Rosario Fiorentino su inquinamento del mare e degrado alle Tore

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Rosario Fiorentino, consigliere di minoranza Sorrento

SORRENTO – Il capogruppo di “Insieme per Sorrento” il consigliere Rosario Fiorentino rilancia dal suo profilo facebook due temi ambientali importanti per la Città di Sorrento rivolgendosi al Sindaco, agli Assessori e agli Uffici competenti chiedendo ll’istituzione di un tavolo permanente che affronti questi problemi. “E’ ormai nota ed assurta agli onori della cronaca, anche nazionale, la questione relativa all’inquinamento delle acque del Golfo di Napoli e, per quanto qui rileva, del tratto di costa prospiciente il Comune di Sorrento; il partito “Di Pietro – Italia dei Valori”, mediante interrogazione parlamentare con risposta immediata in Assemblea, n. 3/00611, in data 21 luglio 2009 (seduta n. 205) a firma dell’On. Antonio Palagiano, ha precorso i tempi ed ha dato il via all’intervento da parte della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, all’esito della quale il Procuratore Capo Dott. Diego Marmo ha nominato un esperto nella persona dell’oceanografo Giancarlo Spezie per lo svolgimento di attività di studio ed analisi; pur consapevoli che detta problematica rientra in un più ampio contesto ecologico dell’intero golfo partenopeo, è necessario ed opportuno che il nostro Comune adotti misure urgenti quali, a titolo esemplificativo, la predisposizione ed attuazione di un programma dettagliato di controlli più severi e costanti tesi ad accertare ed eliminare scarichi fognari abusivi da parte di privati e strutture turistico-ricettive (alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari, etc.), il reale e fattivo impegno, in collaborazione con i comuni limitrofi, nella realizzazione dell’impianto di depurazione di “Punta Gradelle” o, in alternativa, nella installazione di più impianti, nel territorio comunale, di piccole dimensioni. A tal proposito la recente richiesta del Consigliere A. Schisano e del dott. G. Aulicino vanno tenute in forte considerazione. 2)  La splendida pineta denominata “Le Tore”, area posta in gran parte all’interno del Comune di Sorrento, è oggi in stato di totale abbandono da parte della amministrazione comunale; l’impegno dei volontari del W.W.F. locale non è sufficiente, ma la notizia più allarmante, apparsa recentemente su quotidiani e siti web locali, è la situazione di degrado in cui versa l’area in parola, sino ad arrivare addirittura a fungere da discarica per materiale in amianto-eternit; a non tacer d’altro della presenza di immobili completamente in disuso, realizzati su area comunale, in merito ai quali non esiste una reale destinazione progettuale, compatibile con il meraviglioso sito ambientale circostante, ad eccezione di un’ipotesi di creazione di un polo turistico-ricettivo, propria della precedente amministrazione e fortunatamente fermatasi allo stato embrionale. 3)  I sette anni di incuria e disinteresse verso il complesso immobiliare costituito dalla villa marittima – romana e dall’intera area circostante ricoperta da terrazzamenti adibiti a vigneti ed uliveti, stride fortemente con l’imponente investimento di danaro pubblico operato dal Comune di Sorrento che ha acquistato, dalla Provincia Napoletana della Compagnia di Gesù l’intera area, con atto di compravendita a rogito del Segretario Comunale, Dott. Andrea Ciccone, in data 23 dicembre 2003 per il rilevante prezzo di euro 3.100.000,00; il complesso archeologico in parola, che altrove sarebbe diventato in breve tempo un sito di riferimento archeologico e naturalistico, necessita di una seria programmazione che non potrà comunque prescindere da una gestione pubblica, e dovrà concretizzarsi, ad esempio, in ideazione di progetti condivisi con i privati proprietari confinanti, tesi alla realizzazione di percorsi culturali  sulla falsariga del collaudato modello “Pompei Scavi”, adempimento degli obblighi contrattuali imposti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici a carico del Comune di Sorrento, controlli in merito all’assoluto divieto di attività edilizie speculative. 4)  L’eredità delle nobildonne Maresca di Serracapriola, e dei relativi lasciti a favore del Comune di Sorrento, ripetutamente segnalata nel tempo da cittadini ed esponenti politici di tutti gli schieramenti è una vicenda che sta a cuore a tutti noi sorrentini, e che dovrà avere una pronta risoluzione per fornire maggiore aiuto ai nostri anziani, soggetti ai quali le Serracapriola avevano destinato un futuro migliore; la questione più rilevante è senza dubbio relativa allo splendido ed imponente fabbricato, tuttora sottoposto a vincolo storico-artistico (con Decreto Ministeriale) per la presenza di maioliche affrescate al suo interno, e sito alle spalle della statua di Torquato Tasso, nella omonima piazza, denominato “Palazzo Correale”, il Comune di Sorrento ha l’obbligo, sia di carattere morale che di tutela di un bene culturale, di approfondire la questione relativa alle richiamate disposizioni testamentarie, secondo le quali lo stesso Ente, attraverso una costituenda Fondazione, avrebbe dovuto utilizzare l’immobile per fungere da “val – Tanto premesso, chiede al Sindaco e a tutti gli uffici competenti: Se intende istituire un Tavolo di lavoro permanente, in materia di tutela dell’ambiente e valorizzazione di beni culturali, cui siano chiamati a partecipare tutti gli schieramenti politici e le associazioni portatrici di interessi diffusi, al fine di condividere un progetto per migliorare la nostra città”. 

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