Benvenuto a Mons. Alfano, neo Vescovo di Sorrento-Castellammare
di Raffaele Lauro*
“Eccellenza Reverendissima, Mons. Francesco Alfano, il felice annunzio, di ieri, che il Santo Padre, Benedetto XVI, l’ha nominata nuovo Arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, ha riempito i cuori di gioia di tutta la comunità ecclesiale sorrentino-stabiese, di tutti i responsabili della cosa pubblica e di tutti gli uomini di buona volontà. Desidero, anche io, manifestare pubblicamente, in attesa di poterlo fare di persona, nel giorno in cui Ella farà il fausto ingresso a Sorrento, il mio beneaugurante ed esultante benvenuto, nella certezza che questa missione pastorale – nella diocesi di grandi pastori, tanto amati e per me indimenticabili, come Mons. Raffaele Pellecchia e Mons. Antonio Zama, alla cui memoria resterò sempre legato da sentimenti di filiale devozione – possa essere coronata da copiosi frutti di fede cristiana, di speranza e di carità. La straordinaria formazione teologica, di cui Ella è portatore, ed i risultati, universalmente riconosciuti, che Ella ha conseguito, come vescovo della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, che oggi rimpiange una guida pastorale, contrassegnata da una scambievole unità spirituale con i fedeli, rappresentano una garanzia di continuità, con l’eredità pastorale lasciata da Mons. Felice Cece, e di sicuro successo. Le luci delle nostre dolci colline ed i colori intensi del nostro mare l’accoglieranno con lo stesso affetto della stupenda terra montanara dell’Alta Irpinia. Non sarà, tuttavia, compito facile, per i gravi problemi, che, al di là di un apparente e superficiale benessere, travagliano la comunità sorrentino-stabiese, con particolare riferimento alle giovani generazioni, flagellate dall’epidemia sociale della disoccupazione, della droga e del gioco d’azzardo. Sono certo che Ella, Eccellenza Reverendissima, recherà ogni possibile contributo, nell’ambito del mandato pastorale, che sta per iniziare, per contrastare ogni forma di illegalità, per estirpare la criminalità organizzata e per impedire le infiltrazioni criminali nel tessuto amministrativo locale, economico-turistico e sociale della diocesi.
Senatore della Repubblica