Sant’Agnello, Orlando precisa alla stampa e replica alle accuse di Sagristani
di Gian Michele Orlando
Egregio Direttore,
mi corre l’obbligo di fare alcune doverose precisazioni su quanto da voi affermato nell’articolo apparso oggi giovedì 1 marzo 2012 su Metropolis. Tale articolo prende spunto da alcune mie considerazioni fatte sulla querelle tra me e Sagristani ma ne falsa completamente il senso. Non è infatti mia intenzione sottrarmi assolutamente a confronti, commissioni di accesso, denunce o intimidazioni, ma volevo solo affermare che chi ha compiti istituzionali e responsabilità di governo debba in primo luogo pensare al proprio dovere istituzionale. Io come Sindaco di Sant’Agnello debbo continuare a lavorare alacremente e non posso farmi quotidianamente distogliere con squallidi tentativi che invocano fantomatici interventi di commissioni di accesso, magistratura e forze dell’ordine per tentare di delegittimare chi è stato eletto con il consenso popolare. Consenso che, voglio chiarirlo una volta per tutte, appartiene ai cittadini e non è proprietà privata di nessuno. Ed in tal senso va il mio invito a Sagristani. Vorrei ricordargli che sino ad ieri e forse da domani è stato Assessore provinciale al Turismo. Ebbene in tutti questi mesi, a parte l’essersi presa la paternità di un mega finanziamento a qualche comune peninsulare per le festività natalizie (e mi chiedo come possa farlo se è stato fatto un regolare bando i cui beneficiari non possono essere “scelti” a piacimento da nessuno), non mi sembra abbia fatto molto per il turismo della provincia. Non si è visto al WTM di Londra, né alla BIT di Milano e tantomeno a Mosca o Berlino. L’Assessorato al Turismo di una provincia così importante come quella di Napoli dove c’è una immensa ricchezza culturale, archeologica e paesaggistica che sta andando perdendosi in un inesorabile degrado non può soltanto limitarsi come ha fatto finora a distribuire a pioggia soldi pubblici, soprattutto in questo particolare contesto economico dove la “spending review” della pubblica amministrazione deve portare ad una razionalizzazione di tutta la spesa pubblica.
Ed il suo impegno a Sant’Agnello lo ha talmente distolto dai suoi incarichi istituzionali provinciali che non si è nemmeno accorto in questi mesi che qualche suo compagno di banco aveva previsto di sommergere le cave della Penisola con i rifiuti; cosa scongiurata perché denunciata prontamente dal sottoscritto. Lasciamo fare ad ognuno il suo compito. La magistratura il suo, i Sindaci e gli Assessori Provinciali il loro.
L’articolo apparso infatti è fortemente lesivo della verità dei fatti e presenta ai lettori una versione addomesticata della realtà che danneggia la mia persona e la mia amministrazione. Pertanto chiedo ai sensi e per gli effetti della legge sulla stampa che venga pubblicato integralmente il mio intervento di cui sopra.
Distinti saluti