Boxlandia in Costiera, scende in campo Antonio Di Pietro (IdV)
ROMA – L’Italia dei Valori, dalla Regione Campania al Parlamento, si schiera apertamente contro il progetto di sanatoria dei box interrati varato dalla Regione Campania, che distrugge paesaggio e ambiente e finisce coll’arrecare vantaggio alla speculazione ambientale in un territorio già profondamente devastato. “Sono troppe le speculazioni sul territorio che potrebbero derivare dall’ultima modifica alla finanziaria regionale campana, che permette, di fatto, la realizzazione, senza limiti, di parcheggi interrati in prossimità delle aree verdi della Regione. Combatteremo con ogni mezzo a nostra disposizione, l’usurpazione e la distruzione dell’ambiente campano e delle sue città”. Lo ha dichiarato Antonio Di Pietro, Presidente dell’Italia dei Valori che, insieme ai deputati campani dell’IDV Palagiano, Formisano e Barbato, ha presentato una dettagliata interrogazione parlamentare che mette in evidenza i moltissimi lati oscuri della vicenda campana ormai nota come “boxlandia”. La stessa interrogazione è stata presentata, questa mattina, anche dal Gruppo IDV in Regione Campania. “L’ultima modifica della finanziaria regionale” prosegue Di Pietro “lede i fondamentali principi di tutela ambientale sanciti dalla normativa vigente e rende fin troppo vacui i limiti imposti ai costruttori di parcheggi pertinenziali, in particolare, eliminando il limite temporale di 36 mesi per la vendita del parcheggio. Ad oggi, in pratica, i costruttori di mega parcheggi interrati potranno costruirli e detenerli, pur senza venderli, per un tempo indefinito. Proprio quest’ultimo punto potrebbe creare notevoli vantaggi ad organizzazioni malavitose che, avendo necessità di riciclare denaro sporco potrebbero, grazie alle facilitazioni garantite da questa modifica legislativa, pur senza necessità per il territorio e senza alcuna programmazione, realizzare maxi parcheggi interrati di cui conserverebbero sine die la proprietà anche senza porli in vendita. Riteniamo che questo rischio sia troppo grave per essere corso e perciò chiediamo ai Ministri competenti un intervento incisivo e chiarimenti su questa modifica legislativa che appare a vantaggio e tutela, non certo della Regione Campania e del suo territorio, ma dei signori del cemento che vorrebbero impadronirsene”.