Diario Politico©Raffaele Lauro

Premi e Punizioni…così il Cittadino collabora!

Stampa
i numeri dell'evasione

In questi giorni abbiamo registrati diversi interventi  su “segnale un abuso” inerenti, per lo più, cattivi comportamenti da parte dei soliti evasori del fisco, di coloro cioè che non perdono occasione per non emettere uno scontrino o per non rilasciare una fattura. Non scopriamo niente di nuovo mentre assistiamo anche un po’ perplessi alle maxi operazioni di Cortina, Milano e Roma che se da un lato diventano un campanello d’allarme che impone qualche cambio di registro e, si auspica, servano a colpire realmente i contravventori, dall’altra non affrontano il problema alla radice. Le maxi operazioni e i controlli, di qualunque tipo, non possono essere una costante, ma l’eccezione. Devono aprire la strada a una vera e propria rivoluzione che poi altro non è se non la naturale e semplice applicazione di una premialità – quindi un riconoscimento del merito – nei confronti di chi collabora con le autorità nel contrasto all’evasione non solo fiscale, ma anche contributiva e di sfruttamento del lavoro nero e tutti gli altri fenomeni annessi e connessi!Senza “premi e punizioni” non si riesce a modificare il comportamento dei cittadini che non trovando motivazione e convenienza a “ingaggiare una quotidiana lotta per lo scontrino fiscale corretto o per la fattura” e quindi non si trasformano nei principali alleati del fisco, anzi dello Stato. Scontrini e ricevute per la stragrande maggioranza dei cittadini sono infatti carta che finisce nella spazzatura un istante dopo averla ritirata. Chiedere per esempio la fattura per una prestazione sanitaria a fronte di un minimo o nullo sgravio fiscale in sede di dichiarazione dei redditi, si traduce per il cittadino nell’onere di dover sborsare l’Iva (il 21%) e quindi di dover pagare molto di più. Coi tempi che corrono e con la carenza di liquidità è quasi ridicolo pensare che ci si sobbarchi masochisticamente e per puro spirito civico di un così pesante onere. L’evasore lo sa e magari incentiva la rinuncia alla ricevuta con un’ulteriore sconto per cui alla fine il consumatore è convinto di aver risparmiato qualcosa di più e quindi di aver ottenuto un premio…Ma dall’evasore non già dallo Stato non gli riconosce nulla rispetto a un comportamento “fiscalmente virtuoso”. Il ragionamento sta tutto qua e se non lo si affronta seriamente, visto che si tratta di incidere sul piano dei comportamenti individuali e collettivi, quindi innanzitutto sul piano culturale, i maxi bliz continueranno a fare scena, a incutere un po’ di timore, ma alla fine cambieranno poco o nulla. Provate a incrociare lo “sguardo supplichevole” del commerciante che osa chiedere di battere un scontrino di valore inferiore a quello che si paga, o a resistere all’intimidazione dello specialista che vi chiede 200 euro in contanti per una visita e, alla richiesta della fattura, sentirsi calcolare quel 21% di Iva che fa crescere la spesa e nello stesso tempo sentirsi giudicato negativamente per aver osato chiedere la ricevuta! Ci vogliono allora “premi e punizioni” per ottenere comportamenti virtuosi, in qualsiasi campo e lo Stato se vuole essere giusto nel chiedere e nel pretendere dai cittadini, da tutti i cittadini, deve premiare e punire i comportamenti, alla luce del sole! Invece avviene il contrario, per esempio con le politiche dei condoni: si premia chi evade e chi è abusivo. Allora la lotta all’evasione si concentri anche su chi si avvale o si è avvalso di tali condoni perchè se uno delinque una volta e poi sana, quasi certamente ha continuato a delinquere evandendo tasse e contributi, utilizzando personale in nero e così via! Lo Stato deve essere sopra le parti e deve agire in senso discriminante rispetto ai comportamenti lesivi dell’interesse generale. Poichè la politica è largamente corrotta e manca senso civico nella stragrande maggioranza dei nostri politici, è quasi impensabile che si cambi passi come sopra suggerito. Risultato: sempre più cittadini perbene si convinceranno che non vale la pena esserlo e si adatteranno all’andazzo generale! Se lo Stato non vuole che ciò accada cominci a premiare chi lo merita e a punire chi invece no!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*