Sorrento, ma la pista di ghiaccio non è una giostra!
SORRENTO – E’ polemica sull’installazione della pista di ghiaccio in città per le festività natalizie perchè questa attrazione è causa di gravi incidenti per i tanti, soprattutto bambini e ragazzi che, non avendo alcuna familiarità col pattinaggio, riportano cadute che possono essere anche mortali. Oggi sulla stampa il consigliere Rosario Fiorentino rilancia le accuse a carico dell’Amministrazione comunale e dell’organizzazione a seguito del grave incidente occorso a una ragazzina finita in ospedale riportando diverse fratture e chiede di sequestrare la struttura.
Secondo il consigliere ci sarebbero oggettive responsabilità del Comune che di conseguenza potrebbe ritrovarsi esposto sul fronte risarcitorio, a dispetto di quanto sostenuto, con eccessiva superficialità, dal sindaco Giuseppe Cuomo in consiglio comunale quando ha liquidato la questione sostenendo che si tratta di una responsabilità esclusiva di chi vuole fare l’esperienza e sottoscrive una liberatoria all’esercente dell’attrazione assumendosi così in proprio ogni responsabilità per eventuali incidenti. E la stessa cosa per la quale se qualcuno chiede al sidnaco di installare una roulette russa a Sorrento e poi c’è chi si vuole sottoporre all’emozione di premere il grilletto faccia pure…tanto per il Comune non ci sono responsabilità dirette! Innanzitutto non si capisce la ragione per cui, sulla base anche dell’esperienza maturata l’anno scorso a Sant’Agnello, si deve continuare a proporre un’attrazione che, essendo in tutto e per tutto una disciplina sportiva, richiede grande abilità ed allenamento, mentre la si presenta alla stregua di una giostra. Con ciò commettendo anche un errore di comunicazione rispetto ai giovani che non comprendono che il pattinaggio su ghiaccio è uno sport vero e proprio. Invece si stimola la curiosità e l’incoscienza che inevitabilmente producono conseguenze nei giovanissimi suggestionati anche dall’apparente facilità con cui in televisione si assiste a performance del genere. Il consigliere comunale di Sant’Agnello Attilio Massa, che l’anno scorso portò l’attrazione a Sant’Agnello, sarebbe l’artefice di questa organizzazione quest’anno a Sorrento. Sicuramente forte dell’esperienza già maturata avrebbe potuto sconsigliare dal ripetere quanto avvenuto a Sant’Agnello. Ma anche in altri Comuni della provincia queste piste la stanno facendo da padrone. Non sarebbe allora il caso di verificare come mai è spuntata questa mania della “pista di ghiaccio” in realtà dove non c’è alcuna consuetudine e familiarità con questo sport, chi gestisce questo business e quali rapporti vantano con gli enti locali? Ha ragione Fiorentino nel sostenere che il Comune non è assolutamente esonerato da responsabilità, perchè ha il dovere di esercitare un controllo sulla concessione del suo pubblico a terzi, in modo occasionale o permanente, e se rileva che trattasi di attività dove la sicurezza pubblica potrebbe essere a rischio non c’è manleva che valga a esonerarne la responsabilità visto che per il rilascio di quella concessione ci sono oneri da pagare al Comune da parte del privato.
Un commento
luigi ruggiero
Sono pienamente c’accordo con Fiorentino. La pista di ghiaccio, che oramai non è più una novità ma soltanto un mezzo per fare soldi da parte degli organizzatori (probabilmetne senza neanche l’emissione di scontrino fiscale) è stata già bndita dal Comune di Sant’Agnello per la zua pericolosità. Ma forse è il rpezzo che qualcuno ha dovuto pagare per comprarsi qualche amministratore comunale di Sant’Agnello. Come sono diventati a buon mercato anche coloro che sono alla prima esperienza amministrativa!