Internet, PEC e sanzioni per le imprese: l’intervento dell’avv. Giuliano De Luca
Formalmente scade oggi il termine entro il quale le aziende sono tenute a comunicare alla Camera di Commercio di appartenenza il proprio indirizzo di posta elettronica certificato (pec). Ne abbiamo parlato in rapporto ai disagi lamentati, per esempio ma non solo, a Massalubrense dove oltre il 50% del territorio non è servito dall’adsl. Sull’argomento registriamo la segnalazione dell’avv. Giuliano De Luca che scrive: “Ferma restando la necessità di garantire la connettività su tutto il territorio comunale, volevo tranquillizzare le aziende sull’aspetto sanzionatorio derivante dalla mancata attivazione di PEC. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha diffuso venerdì scorso una circolare (n. 224402 del 25 novembre) con la quale invita le Camere di commercio a non applicare la sanzione da 103 a 1.032 euro prevista per le società che non comunicano il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) al Registro imprese entro la scadenza di oggi martedì 29 novembre“. Ringraziamo l’avv. De Luca per l’importante segnalazione e pubblichiamo la circolare ministeriale affinchè ci sia una più completa informazione sull’argomento. Evidenziamo che allo stato le Camere di Commercio, trattandosi di un invito e non di una prescrizione, sono tenute a comunicare all’utenza l’adesione a suddetto invito e i nuovi termini di scadenza della comunicazione. Come per esempio ha tempestivamente fatto la Camera di Commercio di Padova con un comunicato pubblicato sulla home del proprio sito dove annuncia che “non sarà applicata la sanzione per le Aziende che ottempereranno a tale obbligo entro domenica 8 gennaio 2012“. A questo punto è chiaro che la circolare lascia alle singole Camere di Commercio una discrezionalità che accresce la confusione e le differenze, rallentando l’entrata in vigore di un provvedimento utile, ma lasciando del tutto insoluto il problema principale che è proprio quello dell’accesso alla rete. Perchè è chiaro che i problemi relativi all’indisponibilità dell’Adsl sui territori rappresentano un ostacolo non tanto alla registrazione della pec, quanto al suo pratico utilizzo per le relative implicazioni a danno delle aziende e di chiunque con esse si interfacci, pubblico e privato. In attesa di conoscere le decisioni a riguardo da parte della Camera di Commercio di Napoli sulla questione (a quest’ora non è stato pubblicato alcun avviso), evidenziamo due questioni: la prima è che i Comuni, in primis quello di Massalubrense, hanno il dovere di adoperarsi affinchè l‘accesso alla rete non resti un optional, un privilegio, ma diventi un diritto e quindi un‘opportunità per chiunque lo voglia e ne abbia interesse; la seconda è che su un argomento di sicuro interesse per il mondo delle imprese non si è sentita una sola voce proveniente dal mondo dell’Associazionismo di categoria del Commercio, dell’Artigianato, della PMI, del Turismo etc… per rappresentare questa problematica di diretto interesse per l’imprenditoria locale. Anche le Associazioni facciano la propria parte affinchè internet diventi un servizio cui tutti possano accedere. Perchè l’eventuale proroga nell’applicazione di sanzioni sulla pec è solo la punta dell’iceberg dei problemi che riguardano chi oggi è escluso dal mondo di internet.