Diario Politico©Raffaele Lauro

In Italia corruzione senza fine. E’ ora di dire basta!

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di Salvatore Caccaviello

Salvatore Caccaviello

Nonostante la crisi in Italia sembra non cambiare nulla, nel corso dei decenni, per quanto riguarda la corruzione ed il male affare collegato alla politica. Infatti ogni giorno i mezzi di informazione ci sfornano notizie circa mazzette, tangenti, fondi neri dove sono coinvolti manager pubblici, politici e faccendieri. Lo scandalo che ha coinvolto la Enav e sta travolgendo Finmeccanica lo si può definire come la prosecuzione della tangentopoli della cosidetta prima Repubblica, in quanto gli appalti truccati tirerebbero di nuovo in gioco la politica. Un Paese che per tre quarti è ridotto alla fame , dove la indignazione ormai ha fatto posto alla esasperazione, dove ormai l’imminente domani neanche è certo, ebbene nonostante una crisi quasi irreversibile continuano a venire fuori tali scandali che lasciano senza parole. Viene spontaneo pensare che non c’è crisi che tenga per il maleaffare italiano. Bisogna spezzare quel filo conduttore che lega la prima Repubblica alla seconda. Infatti da tangentopoli del ’92 ad oggi niente sembra essere cambiato, anzi la situazione per certi versi sembra essere peggiorata in quanto attualmente tale fenomeno si manifesta quasi alla luce del sole senza che nessuno, persino i poveri italiani che fanno tanta fatica a tirare avanti non si meravigliano più di tanto Il nuovo corso che ha inaugurato il Professor Monti, in cui tanti italiani pongono la massima fiducia , essendo forse l’unica ancòra di salvezza per questo paese ormai nel baratro ,è iniziare ad entrare nell’ottica che tali situazioni non si debbano più verificare . Urge quindi un radicale cambiamento di rotta se si vuole dare un futuro concreto al nostro Paese. Se si vuole guadaganre in credibilità innanzitutto con gli italiani e poi con i mercati internazionali bisognerebbe da subito azzerare i vertici di Finmeccanica, azienda controllata dal Tesoro dove come si è visto tanti politici corrotti attingevano. La soluzione di tale problematica senza dubbio sarà prossimamente un banco di prova per il nuovo Governo che se vorrà iniziare bene deve immediatamente revocare tali incarichi. Gli italiani aspettano tale segnale e solo allora si sarà certi di aver intrapreso un cammino diverso. Dato che la sfida della legalità e della trasparenza sarà innanzitutto un sintomo di civiltà per questo Paese e il nuovo governo sarà giudicato dalla efficienza e la discontinuità con i precedenti esecutivi. Se non si spazzeranno via tali modi di fare a tutti i livelli, se non vi sarà un ritorno all’etica della cosa pubblica, se non si combatterà per la questione morale, tutti i sacrifici che molto presto il Professor Monti chiederà di nuovo agli italiani non saranno credibili.

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