UDC a congresso, confronto tra Sommese e De Mita per la leadership
NAPOLI – L’UdC di Napoli si prepara a celebrare nel prossimo week-end il congresso provinciale che rappresenta la prima, importante verifica dei rapporti di forza interni tra la componente di Ciriaco e Giuseppe De Mita e quella dell’assessore regionale Pasquale Sommese che aspira ad aggiudicarsi la leadership del partito. Dagli esiti congressuali dipendono anche le sorti dell’annunciato rimpasto della giunta alla Provincia di Napoli dove la delegazione degli assessori UDC si è autosospesa chiedendo al Presidente On. Luigi Cesaro un cambio di passo soprattutto per quanto concerne gli spazi e l’autonomia da garantirsi ai propri esponenti nonchè la nomina di un nuovo vice presidente giudicando l’attuale Gennaro Ferrara più prossimo al PdL che all’UdC. Una situazione incandescente che coincide anche con l’implosione che si registra nel PdL dove Cesaro però gestisce uno straordinario potere in termini di tessere e quindi di potere interno. In questo contesto registriamo alcuni interventi da parte di esponenti del partito di Casini: “Il Congresso Provinciale dell’Udc di Napoli rappresenta un importantissimo e necessario momento di confronto e dibattito. Guai a commettere l’errore di contrapporre in maniera ‘muscolare’ le tessere e offuscare così la nostra esperienza di Partito di Governo. Un congresso che sia di contenuti, dove faremo la nostra parte producendo le nostre proposte e rivendicando lo spazio e la visibilità che meritiamo”, ha dichiarato Angelo Chianese, coordinatore regionale dei Giovani e responsabile della formazione dello scudocrociato, a margine della conferenza stampa tenutasi ieri mattina presso la segreteria Provinciale di Napoli. A seguire la dichiarazione del consigliere regionale Carmine Mocerino che propone un tema all’attenzione del dibattito congressuale: “Gestire la cosa pubblica perseguendo esclusivamente gli interessi della collettività, porre il cittadino al centro, valorizzare l’impegno dei cattolici in politica, rappresentano gli elementi fondanti di una democrazia partecipativa nella quale non prevalgano posizioni di mero potere. Dobbiamo poi mettere in campo iniziative tese a favorire le famiglie, le fasce più deboli, i lavoratori che rischiano quotidianamente di uscire dal mondo del lavoro e i giovani che ancora non intravedono prospettive occupazionali”. E’ evidente la tensione interna al partito per la consapevolezza che dall’esito congressuale scaturiranno i futuri equilibri interni, le candidature alle prossime elezioni politiche del 2013. Insomma una partita decisiva che potrebbe sancire il passaggio del testimone dai De Mita a Sommese. Per i due esponenti dell’UdC della Penisola Sorrentina, Raffaele Apreda e Pietro Sagristani, entrambi legati alla componente demitiana, l’esito della partita congressuale è importante, anzi decisivo per quanto concerne il posizionamento politico anche in chiave elettorale e i ruoli a ricoprirsi nel partito e in Amministrazione provinciale. Per la vice presidenza della Provincia sono infatti in crescita le quotazioni dell’On. Ciro Alfano, mentre il resto della pattuglia assessoriale potrebbe subire qualche sostituzione che non fa dormire sogni tranquilli anche agli esponenti sorrentini del partito.