Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Caccia, parte la class action

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Dall’annuncio di una class action alle proteste contro le minacce agli orsi, la caccia si apre di nuovo in mezzo alle polemiche anche perché il lungo pressing per la deregulation ha prodotto incertezza normativa ed esasperazione dei toni. La Lega per l’abolizione caccia ha iniziato a raccogliere le adesioni dei proprietari e dei conduttori dei campi in cui i cacciatori possono entrare liberamente durante la stagione venatoria per avviare una class action nei confronti delle giunte regionali che da 19 anni “eludono una norma statale sulla corresponsione del canone venatorio”. Nessuna regione, sostiene l’associazione, ha mai dato piena e completa attuazione all’articolo 15 della legge n.157 secondo il quale è “dovuto ai proprietari o conduttori un contributo da determinarsi a cura dell’amministrazione regionale in relazione alla estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente”. In sostanza – afferma la Lac – i cacciatori utilizzano gratuitamente milioni di ettari di terreni rurali altrui, mentre dovrebbero pagare per fruire del passaggio nei terreni privati. Il Wwf invece lancia l’allarme orso. In Abruzzo, denuncia l’associazione ambientalista, la sua presenza viene minacciata perché si consente – in un periodo biologicamente sensibile per la specie perché si appresta ad andare in letargo – la caccia anche con l’uso dei cani in aree frequentate dall’orso. (da “Repubblica del 17.09.2011)

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