Piano di Sorrento

Piano di Sorrento e la festa di San Michele: novità in arrivo? No a giostre e a bancarelle

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PIANO DI SORRENTO – Il Sindaco Giovanni Ruggiero scrive ai commercianti invitandoli ad organizzarsi e ad organizzare le celebrazioni esterne per la festività del Santo Patrono, San Michele Arcangelo, per il 29 settembre.

Basilica San Michele

A causa della crisi economica e della sopraggiunta indisponibilità da parte del comitato civico (storicamente presieduto da Giosuè Perrella) il primo cittadino di Piano ha passato la “patata bollente” nella mani dell’Ascom, reduci dall’organizzazione della notte bianca di ferragosto, invitando l’associazione e i commercianti a ripetere lo sforzo per la tre giorni di tradizionali festeggiamenti il 28,  29 e 30 settembre. Come sembra probabile l’Ascom si affiderà per l’organizzazione alla Pro Loco di Piano, diretta da Domenico Cinque, che dovrà premurarsi di garantire il successo dei festeggiamenti. La lettera del sindaco è stata accolta con qualche stupore da diversi commercianti che si chiedono se l’Amministrazione garantirà la copertura dei costi delle luminarie che hanno un’incidenza consistente sull’organizzazione e riflettono sull’opportunità di apportare qualche cambiamento all’impostazione dei festeggiamenti.

Domenico Cinque

Si parla di abolire le bancarelle per privilegiare i momenti artistico-folklorisitici e garantire così una maggiore scorrevolezza al traffico e agibilità alla mobilità. “Del resto quello delle bancarelle, ad eccezione di torroni e dolciumi, sono ormai improponibili perchè si tratta di un vero e proprio mercato degli ambulanti che occupa tutto corso Italia – evidenzia un commerciante – senza parlare dei tanti extracomunitari che in questi giorni occupano gni angolo della strada. Se per il Comune ciò significa far cassa, allora è difficile cambiare un formula che credo abbia fatto il proprio tempo. Così pure per la Piazza Mercato che per quasi un mese viene occupata dalle giostre con un enorme sacrificio di un’area parcheggio vitale per il nostro paese oltre al caos e ai problemi, tanti, che ne scaturiscono. Se il sindaco parla di crisi economica forse riunciare alle giostre può servire a far risparmiare soldi alle famiglie in un momento non facile, ma anche ai ragazzi…Insomma – evidenzia il nostro operatore commerciale – si tratta anche di emanciparci e di guardare ad altre esperienze. Se poi si vogliono le bancarelle, si vogliono le giostre e tutto quanto ben conosciamo allora qualcuno di noi quei giorni può starsene anche con la serranda chiusa! Speriamo che emerga qualche novità e che la formula si rinnovi…allora si che val la pena sostenere l’organizzazione della festa“. A pensarla allo stesso modo sono diversi commercianti di Piano i quali auspicano un’inversione di rotta rispetto al passato “altrimenti qui parliamo di crisi e di sviluppo, di modernizzazione e di competività, ma a ben guardare restiamo anni luce in dietro su tutti i fronti…“, aggiunge un altro commerciante che evidenzia come “...questa critica non significa non voler collaborare, ma cambiare le regole del gioco nell’interesse di tutti, o no?“. Nei prossimi giorni, quando prenderanno il via gli incontri organizzativi per San Michele, forse se ne saprà qualcosa di più di questa ricorrenza-evento dalla bocca del presidente della Pro Loco sul quale grava una grande risponsabilità visto quanto accaduto nel passato.

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