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Cave in Costiera, il Sen. Lauro coinvolge il Governo e attacca Cesaro e la sua Giunta

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ROMA – Depositi rifiuti in Penisola Sorrentina. Lauro (PdL): “Voler trasformare, da parte della Giunta Cesaro, la Penisola Sorrentina, uno dei bacini pregiati del turismo internazionale, in un deposito di rifiuti, appartiene alla categoria della follia politica e dei colpi di sole di agosto, che va contrastata a livello nazionale e non soltanto locale”.

Sen. Raffaele Lauro

“L’avere ipotizzato, a livello tecnico, e proposto in un documento inviato ai Sindaci della Penisola Sorrentina, la possibilità di trasformare le cave dismesse di Sant’Agnello, di Meta, di Vico Equense e di Massalubrense, comune insignito della Bandiera Blu e premiato dal Presidente Berlusconi, per l’attenzione dedicata all’ambiente, in depositi di compost, trattati negli impianti Stir, rappresenta l’ennesima prova di una incapacità amministrativa e di un’improvvisazione senza precedenti. Voler trasformare uno dei bacini pregiati del turismo internazionale in un deposito di rifiuti appartiene alla categoria della follia politica, che va contrastata a livello nazionale e non soltanto a livello locale, come è già avvenuto da parte dei Sindaci e degli operatori turistici”. Lo ha dichiarato stamane, al Senato, il sen. Raffaele Lauro del PdL, preannunziando interrogazioni parlamentari urgenti ed interpellanze al Presidente del Consiglio, al Ministro del Turismo e al Ministro dell’Ambiente. “Nonostante le imbarazzate smentite del Presidente, nonchè onorevole, Cesaro e dei suoi degni assessori, quest’ ultima iniziativa appartiene più agli effetti, derivanti dai colpi di sole di agosto, che ad una corretta programmazione del ciclo dei rifiuti, in provincia di Napoli, che rispetti le vocazioni territoriali. Si pone ormai un problema politico di rilevanza nazionale, perchè le giunte di centro-destra della Regione Campania e della Provincia di Napoli hanno assunto, finora, in materia turistica, decisioni punitive nei confronti di Sorrento e della Penisola Sorrentina. E questo non è più tollerabile”.

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