Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Con la proposta del Sen. Lauro il Governo salva la manovra…e la faccia

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E’ soddisfatto il Sen. Raffaele Lauro (PdL) che il Governo abbia accolto la sua proposta di introdurre l’obbligo del pareggio di bilancio in costituzione per dare una risposta forte alla crisi economico- finanziaria che ha colpito pesantemente il nostro Paese.

Sen. Raffaele Lauro (PdL)

La decisione è maturata all’indomani delle reazioni negative registrate sui mercati dopo gli intervento del Capo del Governo alle Camere e oggi il Sen. Lauro, anche se non lo fa, può rivendicare a pieno titolo il merito di una lungimiranza politica che rappresenta l’eccezione nel mare magnum di un centro destra dove in troppi hanno smarrito la bussola preferendo una navigazione a vista piuttosto che all’assunzione di una seria responsabilità nei confronti del Paese. Del resto le cronache parlamentari, oltre a quelle giornalistiche, costituiscono la prova di questo lavoro quotidiano che, nel caso di Lauro, è costantemente indirizzato a trovare soluzioni adeguate a problemi di rilevanza socio-economica. Questa è una delle ragioni per le quali seguiamo con particolare attenzione l’azione parlamentare di Lauro che da uomo delle istituzioni prima ancora che della politica è ben consapevole dei ritardi che questa matura, oltre che delle sue incoerenze che impediscono l’adozione di provvedimenti coerenti con i bisogni reali del Paese. Volendo allora seguire una logica di premialità tanto cara a molti esponenti del Governo (Brunetta e Gelmini tanto per citarne le maggiori espressioni, per Lauro sarebbe maturato da tempo il “diritto” a ricoprire un incarico di governo che, tra l’altro, premierebbe anche il mezzogiorno con una rappresentanza qualificata ed all’altezza delle difficoltà del momento. Se la correzione di una manovra economica per salvare il Paese dal baratro fa propria la proposta di un Parlamentare e su di essa si costruisce la credibilità dell’intera operazione rispetto ai mercati internazionali e alle agenzie di rating, in un Paese normale è quasi scontato che il Premier si comporti di conseguenza e promuova al rango ministeriale chi ha il merito di ragionare e di non farsi condizionare da interessi contingenti come appare dalle “lotte” sin qui intraprese su altri delicati fronti. Berlusconi farebbe così anche il proprio interesse, o no? Proponiamo il link all’articolo che abbiamo pubblicato qualche giorno fa sulla nostra Agenzia nel quale riferiamo specificamente l’accoglimento della proposta di Lauro da parte di Berlusconi.

Lauro (PdL): Berlusconi ha detto si alla mia proposta sul pareggio di bilancio

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