Emergenza rifiuti, Sant’Agnello suona il campanello d’allarme
E’ Sant’Agnello il primo comune della Penisola Sorrentina a rivolgere un invito alla popolazione sulla possibile crisi nella raccolta dei rifiuti. Il Sindaco Gianmichele Orlando ha fatto affiggere decine di manifesti in tutta la cittadina con l’invito alle famiglie di osservare scrupolosamente le regole della raccolta differenziata che “alleggerisce” il servizio. Le cronache di questi giorni con la sommossa popolare nel vesuviano e specificamente nei Comuni di Terzigno e Boscoreale riporta sotto i riflettori nazionali ed internazionali la gravità di una situazione che, ha detto bene Saviano, non è strumentalizzata dalla Camorra. Piuttosto i cittadini temono che l’apertura di una seconda discarica nel Parco del Vesuvio possa servire alla camorra come nuovo sversatoio di rifiuti tossici non fornendo lo Stato alcuna garanzia sull’effettivo utilizzo dell’area e su che cosa in essa viene sversato. Ma si pone un altro interrogativo. Se è vero, come lo confermano tutti gli osservatori, la stampa, i cittadini, che gli inceneritori, a cominciare da quello di Acerra, non sono mai partiti, allora come funziona effettivamente il ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti? La differenziata concorre ad “alleggerire” il peso dello smaltimento, oppure i cittadini fanno la differenziata e le ditte smaltiscono indifferenziatamente? Sono quesiti che attendono una risposta, mentre l’allarme preventivo del sindaco di Sant’Agnello assume un sinistro significato per la Costiera che forse potrebbe ripiombare nell’emergenza tra fine anno e inizio anno nuovo. Nel malaugurato caso ciò dovesse verificarsi, e non dipende dai cittadini scongiurare questa eventualità, il danno per l’economia turistica dell’area potrebbe essere devastante. Attenzione, quindi: gli altri sindaci colgano il significato implicito di questo avviso e si attivino per tempo per evitare sorprese.
Un commento
Aragorn
Cosa ne pensa il santanellese in giunta Cesaro Sagristani?