Campania,  Sorrento

Sen. Lauro: “sul turismo le beghe dell’UDC danneggiano Sorrento”

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ROMA Stavamo meglio quando stavamo peggio…cioè con Bassolino! Così si può sintetizzare l’intervento del Sen. Raffaele Lauro sulle polemiche interne all’UDC che oggi tengono banco sulle cronache per il mancato finanziamento agli eventi di promozione turistica della Città di Sorrento. I due titolari delle deleghe assessoriali al turismo, De Mita e Sagristani, si parlano sulla stampa, attraverso i comunicati e la corrispondenza, ma è chiaro che ormai si è rotto un equilibrio politico interno al partito di De Mita. Per Lauro si tratta ovviamente di una situazione paradossale, al punto che neanche il governo di centro-sinistra aveva osato tanto, cioè mortificare una realtà come Sorrento e come la Penisola sul fronte degli eventi per la stagione estiva. Il Senatore sorrentino si rivolge direttamente al Presidente Caldoro invitandolo a uscire dall’equivoco assumendosi le proprie responsabilità rivedendo l’esclusione eccellente per porre rimedio a un torto ingiustificabile.Lauro ci va giù duro evidenziando la grave penalizzazione che le scelte operate dalla Regione Campania determinano sull’offerta turistica di Sorrento, della Penisola e di Capri.  “Che la Giunta Caldoro di centro-destra arrivasse a trascurare, sotto il profilo della promozione turistica, il bacino turistico più pregiato della Regione Campania, cioè l’isola di Capri, Sorrento e la Penisola Sorrentina, negando qualsiasi contributo ad una pianificazione programmata di manifestazioni e puntualmente realizzata, negli anni scorsi, anche sotto la giunta di centro-sinistra, non apparteneva al novero delle questioni ipotizzabili. Eppure è accaduto. Né valgono le superficiali motivazioni burocratiche addotte dal vicepresidente ed assessore al turismo, Giuseppe De Mita. Non vorrei che le beghe interne all’UDC, regionale e provinciale, danneggiassero ulteriormente i legittimi interessi delle amministrazioni locali, degli operatori turistici e dei lavoratori dell’isola di Capri e della Penisola Sorrentina. Mi appello al presidente Stefano Caldoro, affinché, uscendo dal suo comodo limbo politico, intervenga e corregga un tale misfatto. Altrimenti ai già numerosi segnali di disattenzione verso i nostri territori e la nostra economia, dovremo aggiungere anche questo, costringendoci a considerare, addirittura, come una iattura, il passaggio dalla presidenza Bassolino a quella Caldoro“.

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