Italia

Casa, un problema non solo per i giovani!

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“In Italia i giovani non si sposano più per vari motivi! Credo che non è una novità. I motivi? Uno di essi, forse il principale, è che non trovano sul mercato abitazioni in fitto per vivere insieme e formare una famiglia, anche per i prezzi che sono diventati proibitivi per dei giovani  Tra le cause della diminuzione dei matrimoni in primis c’è anche il problema del lavoro che, per quanto i giovani d’oggi abbiano un livello di istruzione sempre più elevato, si trovano senza lavoro, o devono adattarsi con un lavoro precario, temporaneo e mal remunerato.
Di conseguenza nascono sempre meno figli, fatto ben noto a tutta la politica che ha governato diciamo nell’ultimo decennio.  Qualche numero statistico.
Nel 2023 le nascite di primo ordine, pari a 186.613 unità, diminuiscono del 3,1% rispetto al 2022 e ritornano ai livelli del 2021.
Nel 2023 sono stati celebrati in Italia 184.207 matrimoni, il 2,6% in meno rispetto al 2022. (-8,2%), accentuando una tendenza alla diminuzione già in atto da tempo.
Anche il numero di matrimoni falliti continua a crescere: secondo Eurispes, negli ultimi vent’anni, in Italia, il tasso di separazione è aumentato da 14,4 a 43,4 su 100 matrimoni e quello ddivorzi è passato da 8,8 a 26,3 su 100. Le cause della mancanza di abitazioni in fitto ‘lungo’ sono tante e tante. Una di esse è anche il recente fenomeno dell’extralberghiero.

Quali soluzioni?

Premetto che la questione della difficoltà per i giovani di trovare abitazioni a prezzi accessibili in Italia è complessa e richiede un approccio multifattoriale. Però bisogna anche dire, e non nascondersi come gli struzzi, che la politica, anche regionale e dei vari paesi, non fa nulla o poco!
Ecco adesso provo a elencare alcune possibili soluzioni o almeno punti da poter esaminare.

1 **Politiche di Housing Sociale**: Gli enti locali potrebbero promuovere progetti di housing sociale, che offrono affitti calmierati per i giovani e le famiglie a basso reddito.

2 **Incentivi per i Proprietari**: Offrire incentivi fiscali ai proprietari che affittano a canoni accessibili potrebbe stimolare l’offerta di abitazioni in affitto a prezzi più contenuti.

3 **Valorizzazione di Immobili Sottoutilizzati**: Ristrutturare e mettere a disposizione immobili abbandonati o sottoutilizzati, magari in collaborazione con cooperative e associazioni locali.

4 **Sviluppo di Progetti di Co-Housing**: Promuovere il co-housing, dove più giovani condividono spazi abitativi, può ridurre i costi e creare comunità più forti.

5 **Regolamentazione del Mercato degli Affitti**: Introduzione di normative che limitano gli aumenti dei canoni di locazione e combattono le pratiche speculative nel settore immobiliare.

6 **Sostegno per l’Accesso al Credito**: Offrire garanzie statali o fondi di garanzia per i giovani che vogliono accedere a mutui o prestiti per l’acquisto della prima casa.

7 **Promozione di Lavori e Stipendi Adeguati**: Investire nell’educazione e nella formazione per migliorare le opportunità di lavoro per i giovani, aumentando così i loro redditi e la loro capacità di affrontare i costi della vita.

8 **Collaborazione con il Settore Privato**: Collaborare con aziende e sviluppatori per incentivare la costruzione di abitazioni a prezzi accessibili, magari attraverso progetti di partenariato pubblico-privato.

Affrontare questa problematica richiede un impegno congiunto da parte di istituzioni, settore privato e società civile, per creare un ambiente favorevole alla creazione di famiglie e alla stabilità abitativa per i giovani. Bisogna anche ricordare che il problema non è solo giovanile ma anche di milioni di Famiglie sotto sfratto”.

*Commendatore al merito della Repubblica Italiana

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