Cappiello&Ruggiero: grandi manovre per le elezioni…Intanto la GdF indaga l’UTC
Il “riassetto” della Giunta varato dal sindaco Salvatore Cappiello è durato circa tre mesi e ha “partorito un topolino” che, oggettivamente, nulla aggiunge in termini di valore amministrativo a un esecutivo mediocre nel suo complesso. Piuttosto rientra nella logica politica di Cappiello&Ruggiero che non cambiano gioco a distanza di anni dalla “detronizzazione” di Luigi Iaccarino cui fu negata la ricandidatura per un secondo mandato in virtù del patto che voleva la coppia proiettata alla guida della municipalità come di fatto avvenne col decennio targato dal sindaco Ruggiero, ormai stabilmente sulla scena amministrativa carottese dal lontano 1997.
Lavorare d’anticipo sui tempi elettorali è perciò di vitale importanza se non si vuole ricadere nell’errore del 2016 quando fu eletto sindaco Vincenzo Iaccarino a causa delle divisioni interne all’amministrazione uscente guidata da Ruggiero che non poteva ricandidarsi per un terzo mandato e Cappiello che ne sembrava l’erede designato e anche incaricato fu protagonista di un inaspettato dietro-front all’ultimo minuto che spalancò la corsa di Iaccarino insieme a un’altra protagonista di prima piano della politica carottese, Rossella Russo.
La prospettiva che fra due anni possa essere proprio la Russo a correre per la fascia tricolore non fa dormire sogni tranquili a Cappiello&Ruggiero che ne conoscono sia le doti personali e professionali, le competenze amministrative e soprattutto la capacità di coagulare attorno al proprio nome in modo trasversali candidati e consensi. Del resto si comprende dalla stessa dichiarazione del sindaco Cappiello che il restyling dell’esecutivo è solo all’inizio e che si completerà entro la fine della consiliatura sulla base delle scelte che faranno gli amministratori uscenti e se saranno in linea con il progetto che stanno studiando l’ex sindaco e l’attuale primo cittadino. Alla fine dei conti oggi è stato sacrificato l’assessore Marco D’Esposito per promuovere in giunta Costantino Russo.
Al di là dei meriti e dei consensi elettorali, la figura e il ruolo di Russo nella politica carottese meriterebbero un esame meno superficiale sotto molteplici punti di vista anche per certe scelte pregresse che non sono mai state chiaramente spiegate all’opinione pubblica. Russo si candidò alle amministrative con Vincenzo Iaccarino soltanto all’ultimo minuto e quando ebbe la certezza che gli avevrsari sarebbero stati semplicemente “comparse” sul placoscenico elettorale: il suo mantra è quello della “vittoria sicura” per collocarsi nell’area e/o nella stanza dei bottoni. Con Iaccarino fu nominato assessore, ma all’improvviso nel dicembre del 2018 si dimise direttamente dal consiglio comunale senza mai dare una spiegazione ufficiale se non quella di una “stanchezza personale“. Nessuno ritenne, della sua maggioranza e neanche dell’opposizione dell’epoca, di approfondire la questione nonostante ne ricorressero valide ragioni e al suo posto fu nominato Marco D’Esposito che da tempo scalpitava per ottenere la promozione in giunta. Il resto della storia è nota: scaduto il mandato di Iaccarino, D’Esposito scelse di candidarsi con Cappiello, l’avversario del sindaco Iaccarino, e Costantino Russo ricomparve sulla scena elettorale candidandosi anche lui nella lista di Cappiello ottenendo un brillante successo.
Inaspettatamente resta fuori dalla giunta (come lui Ruggiero primo degli eletti) preferendogli proprio Marco D’Esposito al quale, evidentemente, andava ripagato il “cambio di squadra” decisivo per la vittoria di Cappiello e che era sponsorizzato da Rossella Russo. Il neo sindaco “ripaga” D’Esposito con la nomina ad assessore, ma, come di fatto è avvenuto, l’ha scaricato in questo primo restyling che nulla ha a che vedere con gli interessi della città e con un cambio di passo amministrativo! I settori strategici di governo del palazzo sono tornati nelle mani della coppia Cappiello&Ruggiero depotenziando Antonella Arnese dall’istruzione, importante bacino elettorale per Ruggiero, e togliendo la delega al condono edilizio al vice sindaco Giovanni Iaccarino (che del resto non l’ha mai effettivamente esercitata) trattandosi di un’area amministrativa di prim’ordine sul piano della politica elettorale e non solo! Cappiello tiene per sè oltre al condono anche edilizia privata, corso pubblico e polizia municipale, praticamente un accentramento di settori tutti nevralgici per il funzionamento dell’ente. D’Esposito ha subito la penalizzazione apparentemente senza fiatare e conserva alcune delle deleghe che deteneva da assessore, ma è considerato già in forza a Rossella Russo.
La prossima resa dei conti riguarderà il vice sindaco Giovanni Iaccarino che non ha mai nascosto l’ambizione a voler succedere a Cappiello, ma che ha avversato Giovanni Ruggiero criticandone apertamente l’invadenza rispetto alle prerogative della Giunta. I nodi però vengono sempre al pettine e il prossimo da sciogliere sarà proprio quello del destino politico-elettorale dell’attuale vicesindaco. Per lui e per Ruggiero la prossima scadenza elettorale sarà infatti decisiva per essere eletti sindaco. Se dovesse spuntarla Ruggiero, per Iaccarino si chiude definitivamente il discorso del sindacato, idem per Ruggiero atteso però a una doppia sfida: appunto quella interna alla maggioranza e poi quella con l’avversario/a. Intanto giungono voci di un’inchiesta sull’UTC condotta dalla Guardia di Finanza che starebbe “monitorando” diversi fascicoli relativi ad abusi edilizi, condoni, sanzioni pecuniarie non pagate. Si tratterebbe di un’indagine delegata dalla Procura regionale della Corte dei Conti per verificare se i Comuni, in relazione alle ordinanze ex art.31 TUE, hanno proceduto a irrogare sanzione 20.000 euro nonché a chiedere, come indicato dall’AP con sentenza 16/23, indennità occupazione a chi occupa immobili acquisiti al Patrimonio Comunale.