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Gori, 48 ore di stop all’erogazione idrica…un’emergenza che non trova soluzioni

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Da Lunedì 22 a Mercoledì 24 Luglio in Penisola Sorrentina sarà quasi interamente interdetta l’accesso alla rete idrica per l’intervento urgente e improcrastinabile che la GORI dovrà effettuare sulla condotta a Castellammare di Stabia dopo l’incidente di qualche settimana fa che, evidentemente, non è stato risolto con gli interventi  effettuati. Nel pieno della stagione estiva e con temperature prossime ai 40 gradi si prospetta una situazione di assoluta criticità per famiglie e attività economiche che dovranno attrezzarsi per affrontare l’interruzione del servizio idrico praticamente per 48 ore. L’intervento è urgente e improcrastinabile per cui c’è poco da dire e da lamentarsi: va fatto! Il problema perà non si risolve con questa riparazione: la rete è vetusta assai e si richiede un ammodernamento globale visto che, quotidianamente, al di  là delle emergenze straordinarie, la GORI sospende l’erogazione nei vari comuni di sua competenza per intervenire sulle criticità che si susseguono a ritmo incalzante. Basta consultare il sito Gori nella voce avvisi all’utenza per rendersi conto della gravità della situazione. Qual è il problema?

Il gestore della rete idrico-fognaria, cioè la Gori, svolge correttamente e puntualmente la propria mission? Vista la situazione e considerata la quotiodianità delle emergenze e dei conseguenti interventi che non appaiono mai risolutivi del problema si è indotti a pensare che la Gori non assolve come dovrebbe alla sua funzione a dispetto dei fondi che incassa da parte dei contribuenti (famiglie e imprese) e dei cospicui finanziamenti che intercetta dalla Regione Campania. La cronica criticità in cui versa la rete (idrica e fognaria) deve essere accertata nelle cause che la determinano e nelle scelte che fa il managment aziendale. Chiunque si sia registrato sulla piattaforma Gori per la gestione della propria utenza è sistematicamente vittima di un vero e proprio “stalking” da parte della Gori e delle Società da essa incaricata per l’incasso delle bollette che incalzano su tutti i canali disponibili gli utenti del servizio anche per un solo giorno di ritardo nel pagamento della bolletta.

Un trattamento che è riservato chiaramente all’utenza peninsulare che per la stragrande maggioranza dei casi adempie al pagamento delle bollette a differenza di realtà dell’hinterland dove l’acqua è consumata e non pagata e non si comprende la ragione per cui le attività di riscossione non si concentrino prevalentemente in queste aree. Voci di corridoio riferiscono di un possibile assorbimento definitivo di GORI in ACEA circostanza che allontanerebbe ancora di più il territorio dall’ente preposto alla gestione del servizio. E’ quindi il caso che la politica peninsulare si adoperi per definire, prima che sia troppo tardi, come e che cosa dovrà essere fatto per uscire fuori dalla situazione attuale assolutamente indecorosa per una realtà di dimensione internzionale com’é quella peninsulare!

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