Meta

Giuseppe Tito è il primo sindaco a correre per il “terzo mandato”

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È con grande emozione che oggi 22 aprile ufficializzo la mia candidatura per il terzo mandato come Sindaco di Meta insieme alla lista Civica PATTO PER META. Sono pronto a continuare a servire la nostra comunità con l’impegno e la dedizione che ho sempre profuso durante i miei precedenti mandati. Grazie per il Vostro sostegno continuo e la fiducia riposta in me. Insieme  possiamo costruire un futuro ancora più luminoso per la nostra META. ANDIAMO A VINCERE PER META“.

Così Giuseppe Tito, sindaco uscente dopo due mandati consecutivi, ha annunciato la ricandidatura a primo cittadino resa possibile dalla riforma varata dal Governo e che estende ai comuni fino a 15mila abitanti l’opzione finora prevista solo per i comuni fino a 5mila abitanti. Tito è uno dei primi sindaci a cogliere questa opportunità a pochi mesi dall’entrata in vigore del provvedimento giunto nel mentre si preparava a uscire di scena accompagnando la sua maggioranza all’appuntamento elettorale per il quale però aveva già dichiarato la disponibilità a correre da consigliere. In questo frangente Tito ha messo in campo tutte le sue doti e capacità di uomo politico gestendo quello che ovunque si rivela essere sempre un momento critico: la successione al sindaco che non può ricandidarsi e le ambizioni emergenti che generano conflitti e spesso rischiano di vanificare quello di buono che è stato costruito nel corso degli anni.

L’esperienza insieme al lungo e paziente confronto interno alla sua squadra hanno fatto emergere quelle ambizioni e anche contraddizioni che fanno comunque parte del “gioco della politica“, ma la loro oculata gestione ha evitato che si giungesse alla rottura insanabile, circostanza che ha contraddistinto tutti gli attori in campo che, senza mai rinnegare l’esperienza decennale maturata a fianco del sindaco, si sono riuniti attorno a Tito rianimando la compagine uscente e rafforzandola con quelle novità che sono altrettanto importanti per intraprendere un nuovo percorso amministrativo. Tanto più che in ballo ci sono progettualità di opere in parte avviate e in parte da avviarsi grazie a risorse finanziarie disponibili che hanno permesso alla cittadina di cambiare volto, di modernizzarsi, di affermare la propria identità turistica valorizzando le politiche di accoglienza in tutte le diverse forme e nello stesso tempo assicurare alla comunità metese luoghi e opportunità di vivibilità e di aggregazione con iniziative ed eventi culturali di spessore.

I problemi e le criticità non sono mancate e non mancheranno, a cominciare dall’emergenza traffico e dall’affollamento delle spiagge sicuramente la prima attrazione di Meta. Anche su questo fronte molto è servito al paese, ma in generale all’intera Penisola Sorrentina, l’impegno assolto da Tito nella veste di consigliere della Città Metropolitana di Napoli che ha garantito all’intero territorio una puntuale attenzione e una tempestività ed efficacia di interventi anche nelle emergenze, in particolare le mareggiate che hanno colpito le coste. In questo senso il sindaco è riuscito a confermarsi trait d’union tra il livello locale e quello metropolitano con un impegno costante e che è vitale per il raccordo tra diversi livelli istituzionali, assicurando anche un protagonismo della Penisola Sorrentina in campo artistico-culturale.

Insomma il bilancio è positivo e la prospettiva può esserla altrettanto se il passaggio elettorale servirà a consolidare un processo di crescita in sintonia con le aspettative dei metesi, anche di quelli che non hanno sostenuto questa maggioranza riservandole quelle critiche utili a migliorare l’azione di governo che resta un esercizio assolutamente complesso e che troppo spesso non viene percepito dai cittadini in tutte le sue sfaccettature. Che cosa ci si aspetta dal terzo mandato di Tito? Che porti a termine la programmazione avviata integrandola con altre iniziative che valorizzino ulteriormente l’identità metese, ma anche che si premuri di formare una classe di amministratori che, quando saranno chiamati ad assumersi nuove e maggiori responsabilità, sappiano farlo con quello spirito e quella dedizione di cui quotidianamente Tito ha dato e continuerà a dar prova.

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