L’opposizione al sindaco Coppola: ci rassicuri sulla sicurezza idrogeologica del centro città
Il gruppo consiliare “Sant’Agnello prima di tutto” ha formalizzato con un’interrogazione al Sindaco Antonino Coppola e all’Assessore Corrado Fatturosso la richiesta di conoscere se sono state espletate tutte le verifiche sull’assetto idrogeologico dell’area interessata alla realizzazione del nuovo Ospedale e limitrofe in considerazione delle valutazioni tecniche in base alle quali il consiglio comunale, nel settembre 2023, ha bocciato la realizzazione dell’opera. Oggi pendono innanzi al Tar della Campania tre ricorsi avverso la delibera consiliare presentati dal commissario ad acta per la realizzazione dell’ospedale, l’ing. Gennaro Sosto, dalla direzione dell’Asl Napoli 3 Sud e dalla Regione Campania e si dovrà attendere il prossimo ottobre quando saranno discussi nel merito e si addiverrà al pronunciamento sul prosieguo o meno dell’iter.
A prescindere da questa vicenda, l’iniziativa dell’opposizione non può essere sottovalutata e costituisce una serio problema per la maggioranza e per gli stessi uffici preposti a esprimersi sul piano tecnico. In effetti il presunto rischio di dissesto idrogeologico su cui è stata fondata la decisione dell’Amministrazione non può restare lettera morta: cioè non comportare una serie di verifiche sulla sussistenza o meno di rischi in tutte le aree interessate dove insistono fabbricati, scuole, attività produttive, si svolgono il mercato settimanale e altre iniziative pubbliche. Soprattutto l’area è soggetta a un intenso traffico di mezzi pesanti, in particolare autobus turistici, per cui il Comune non può astenersi dall’assumere iniziative coerenti rispetto al dichiarato rischio di dissesto idrogeologico.
Per il sindaco Coppola si prospettano due circostanze: la conferma del paventato rischio idrogeologico dell’area con l’assunzione di conseguenti provvedimenti; la smentita dell’esistenza del rischio idrogeologico dell’area che non rappresenta quindi un rischio per la pubblica incolumità. In quest’ultimo caso verrebbe meno la motivazione su cui è stata fondata la bocciatura del progetto del nuovo ospedale. Evidentemente la seconda soluzione sarebbe meno impattante sull’intera comunità socio-economica del cuore di Sant’Agnello rispetto alla conclamazione di una situazione di rischio idrogeologico delle aree che comporterebbe l’adozione di drastici provvedimenti in grado di sconvolgere l’esistenza di famiglie, operatori economici, scuole. La terza via, quella cioè di non rispondere all’interrogazione dei consiglieri di opposizione per sottrarsi alla scelta tra le due opzioni, rappresenterebbe una grave omissione dei doveri amministrativi e soprattutto peserebbe come una spada di damocle sulla testa del primo cittadino, della maggioranza consiliare e di tutti gli uffici preposti che, a prescindere dall’aspetto politico del problema, hanno responsabilità proprie da assolvere indipendentemente dalla volontà degli amministratori.