Caserma no…Caserma si! Ospedale si…Ospedale no. Valli a capire…
La nuova caserma dei Carabinieri avrà sede a Sant’Agnello nel Palazzo Diaz ristrutturato e rimodernato per adeguarlo alle nuove esigenze dell’Arma che finalmente vede concretizzarsi un trasloco di cui si parlava da anni e che, grazie all’intesa siglata tra i comuni di Sant’Agnello e Meta, nel giro di qualche anno vedrà la luce. Un’opera che rischiava di saltare secondo quanto annunciato in campagna elettorale dall’attuale maggioranza che regge l’Amministrazione guidata dal sindaco Antonino Coppola. Un progetto giudicato “impattante” sull’area a ridosso della stazione Eav e a meno di cento metri dalla sede del distretto sanitario 59 dove si dovrebbe realizzare il nuovo Ospedale bloccato, questo si, dall’amministrazione-Coppola e oggetto di un contezioso giudiziario al TAR che si esprimerà il prossimo ottobre.
La decisione di dar seguito al progetto della Caserma, pur con qualche mal di pancia, è la prova che chi governa deve fare i conti con la realtà e con la costruzione di un procedimento amministrativo giunto, come per l’Ospedale, alla fase finale e che la nuova amministrazione ha dovuto confermare. Perchè la Caserma si e l’Ospedale no? Una curiosità legittima! Le conversioni politiche, a tutti i livelli, fanno parte ormai dei nuovi comportamenti di un ceto di governo indifferente a qualunque discorso coerente con una visione e con un progetto di più ampia portata.
Dagli archivi, per esempio, abbiamo recuperato alcune dichiarazioni rilasciate nel giugno del 2014 proprio dall’attuale sindaco Antonino Coppola al quotidiano Metropolis (articolo di Salvatore Dare) quando dall’opposizione “tuonava” contro il sindaco Piergiorgio Sagristani. A proposito del progetto dell’Ospedale Coppola affermava: «…Non vogliamo che si trasformi in un argomento da campagna elettorale permanente. Innanzitutto merito a chi ha portato avanti con tenacia il progetto senza dimenticare il fondamentale, pieno e convinto apporto dell’amministrazione Orlando anche quando qualcuno all’epoca remava contro (Coppola è stato assessore nella precedente consiliatura). Soprattutto non vogliamo che si trasformi nell’ennesima chimera sulla pelle dei cittadini. Di buona sanità i cittadini della penisola hanno bisogno adesso e non tra dieci anni. Gli ospedali vivono difficoltà quotidiane per carenza di personale medico, infermieristico e carenze strutturali. Problemi che richiedono risposte immediate».
Così parlava Coppola, salvo poi ricredersi negli anni successivi fino a quando, nelle vesti di sindaco, ha preferito “affossare” un progetto nel quale dieci anni prima aveva creduto addirittura rivendicando la paternità all’Amministrazione-Orlando di cui era assessore.