Oggi Consiglio Comunale, la maggioranza ritira il piano per le antenne dei cellulari
Stamattina si riunisce il consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione 2024 e del piano triennale delle opere pubbliche, praticamente l’appuntamento più significativo anche sul piano politico per la maggioranza del sindaco Salvatore Cappiello. protagonista sarà l’assessore Anna Iaccarino, titolare di entrambe le deleghe, che dovrà spiegare soprattutto le finalità degli aumenti generalizzati decisi dalla Giunta, dall’aumento dell’aliquota irpef da 0,70 a 0,80 al raddoppio della tassa di soggiorno per gli extralberghieri, provvedimento che ha mobilitato gli operatori che contestano l’equiparazione del balzello a quello degli hotel a 4 stelle. Ma il provvedimento più critico su cui addirittura la maggioranza è stata costretta a fare marcia in dietro ritirando l’argomento all’ordine del giorno riguarda il piano comunale di localizzazione delle antenne per la telefonia mobile e la rete che ha provocato una vera e propria rivolta civica, addirittura dello stesso personale comunale per i siti inidividuati dall’ente su cui installare gli impianti. praticamente nel centro città.
Si è mobilitata anche l’opposizione con i consiglieri Mario Russo e Vincenzo Iaccarino che hanno chiesto spiegazioni sul progetto rilevando una serie di incongruenze anche sul piano tecnico al punto che il sindaco Cappiello ha deciso di ritirare l’argomento, anch’esso di competenza dell’Assessora Anna Iaccarino che intanto ha fatto diramare il seguente comunicato stampa: “La nostra città ha l’esigenza di poter contare su una copertura del segnale di telefonia mobile efficiente. Si tratta di una necessità sollecitata già da diversi anni da parte di cittadini, imprese, attività commerciali e turisti. A più riprese, anche dai consiglieri comunali, ci sono giunti appelli per intervenire e imprimere una svolta.
La nostra Amministrazione ha deciso di attivarsi elaborando un regolamento ed un piano per l’installazione di antenne sul territorio comunale. È una scelta che consente al Comune di avere in mano la regia e i poteri su questo argomento. In caso contrario ci sono due rischi. Il primo è che la città non avrebbe possibilità di evolversi e aspirare a una rete di telefonia mobile funzionale. Il secondo è che il nostro ente possa essere trascinato in giudizio dalle aziende telefoniche che, in linea alle normative nazionali che consentono l’installazione di impianti, potrebbero concretamente e a propria discrezione allestire antenne sul territorio comunale.
Visti i dubbi sul punto manifestati da alcuni cittadini, al fine di dissipare false credenze e di illustrare alla cittadinanza gli strumenti che ci accingiamo ad adottare, comunichiamo il rinvio dell’argomento ad un consiglio comunale ad hoc.
Con sensibilità e apertura al confronto, valori che da sempre contraddistinguono la nostra Amministrazione, si conferma la massima disponibilità a fornire spiegazioni sull’argomento a chiunque ne farà eventualmente richiesta“.
Lo slogan di “città che si muove” tanto varo al sindaco Cappiello e alla sua maggioranza che ne anno uso per la promozione delle proprie iniziative questa volta va a “marcia in dietro” perchè a muoversi è stato propria la cittadinanza che ormai sempre essersi resa conto dell’inadeguatezza dei “Fortemente Piano” a guidare l’amministrazione in una stagione particolarmente importante per le possibili prospettive di sviluppo. Basta dare uno sguardo anche al Piano Triennale della OO.PP. per rendersi conto di contraddizioni ai limiti dell’incoerenza, come per esempio la previsione di demolire e ricostruire la scuola elementare di Via Carlo Amalfi con un investimento di 3 mln di euro (per fare cosa?) e nello stesso tempo la scelta dell’Assessore Iaccarino di affidare una nuova perizia tecnica per rivalutare un intervento di ristrutturazione di un immobile che tutti i tecnici e l’Università di Napoli hanno decretato doversi demolire e che versa ormai in condizioni che definire indecenti è semplicemente eufemistico. Anche per il tanto contestato parcheggio a Via San Michele, per il quale la precedente amministrazione aveva recuperato alla Regione 1,8 mln di euro per realizzare un’opera assolutamente strategica per il problema della sosta, bocciato dall’Assessora Iaccarino e dalla maggioranza (il progetto fu proposta dall’amministrazione del sindaco Ruggiero, attuale presidente del consiglio comunale). Questo solo per citare i casi più eclatanti che saranno oggetto di disamina consiliare nell’adunanza odierna.