Maurizio Ercolano: l’Amministrazione-Cappiello peggiore di quella di Iaccarino. E’ il momento di una donna…
L’intervista a Maurizio Ercolano, imprenditore del limoncello di Marina di Cassano, pubblicata dal settimanale Agorà, è una pietra tombale sull’Amministrazione del sindaco Salvatore Cappiello allo scoccare dei due anni dal suo insediamento alla guida del municipio. La circostanza che, dopo Michele Gargiulo, imprenditore del caffè e priore dell’Arciconfaternita “Morte e Orazione” che aveva espresso un altrettanto severo giudizio di bocciatura della nuova amministrazione, Ercolano ha deciso di prendere la parola e di pronunciare il “de profundis” dell’Amministrazione invocando l’avvento di un sindaco-donna per il dopo Cappiello, qualcosa in più vuol dire della semplice delusione di ex convinti sostenitori della lista “Fortissimamente Piano“.
Addirittura Ercolano dichiara: “Pensavo che con l’Amministrazione precedente (quella di Vincenzo Iaccarino, Ndr) si fosse toccato il fondo e da lì si potesse solo risalire. Mi mancava la constatazione che, con l’attuale esecutivo, si va ancora più in basso“. Interpellato, l’ex sindaco Iaccarino su questa affermazione ha commentato: “Qualche giorno fa ho incrociato a Marina di Cassano proprio Ercolano con un altro amico del posto e salutandomi mi ha chiesto scusa per i passati giudizi su di me e sulla mia amministrazione! Che altro posso dire!“.
Insomma è tramontata anzitempo la luna di miele tra il tessuto imprenditoriale cittadino, che aveva sostenuto con entusiasmo l’elezione di Cappiello, e l’amminstrazione comunale che ha praticamente imbalsamato la città, rinunciando a realizzare progetti come il parcheggio pubblico a rotazione a Via San Michele e la ricostruzione della Scuola di Via C. Amalfi non riuscendo neanche a completare in tempi decenti alcuni lavori pubblici “ereditati” da Iaccarino e che procedono a passo di lumaca: il restyling del Centro Culturale-Biblioteca Comunale e la realizzazione dell’infopoint turistico con annessi WC a Via delle Rose. Il discorso è lungo, ma esorbita da questa sede.
La delusione di Ercolano&Co è soprattutto legata al venir meno a degli impegni assunti in campagna elettorale, tra cui la realizzazione dei PIP (Piani Insediamenti Produttivi) di cui si discute da decenni, ma senza costrutto, tanto che gli imprenditori sono costretti a trovare altre soluzioni, come spiega lo stesso Ercolano nella sua intervista.
Ci sono però tre novità che, a questo punto, non lasciano spazio a equivoci: la formale richiesta di Dimissioni_Assessore_D’Esposito_Marco protocollata con una Pec inviata al sindaco e all’opposizione, un atto che non ha precedenti nella storia politica di Piano di Sorrento per iniziativa di cittadini; in secondo luogo la candidatura di una donna a futuro sindaco di Piano, annuncio che ha sbizzarrito la fantasia sull’identità della candidata, chiaramente estranea al nutrito gruppo di consigliere e assessore dell’attuale maggioranza; infine la dichiarata disponibilità di Ercolano e di altri imprenditori a scendere in prima persona nell’agone elettorale con una lista indipendente estranea sia all’attuale maggioranza sia alla minoranza. Una novità cui stanno già lavorando e che fa ipotizzare crescenti difficoltà per Cappiello di giungere al termine del mandato. In questi ultimi tempi si è “volatilizzato” anche il Presidente del Consiglio, l’ex sindaco Giovanni Ruggiero, si dice messo in discussione da alcuni colleghi di gruppo per una presenza giudicata “invadente“, intenzionato forse a separare il proprio destino politico dall’ormai evidente fallimento della maggioranza dove a eccellere sembra soltanto il vice sindaco Giovanni Iaccarino, mentre risalta il fallimento del “braccio destro” di Cappiello, l’assessora ai LL.PP. e a Bilancio Anna Iaccarino.
Dal canto suo va anche detto che il Gruppo dell’Opposizione non sta certamente eccellendo nell’esercizio della sua funzione, in linea con analghi comportamenti che si registrano da parte delle opposizioni negli altri comuni dove si registra una vera azione di supplenza nel contrasto alle maggioranze di goveno da parte della società civile, di cittadini, di movimenti e dall’associazionismo ambientalista. Il che rende ancora più veritiero e impietoso il giudizio di Ercolano&Co sul fallimento dell’esecutivo che non può neanche addurre a scusante del proprio fallimento l’azione interdittiva della minoranza. A questo punto c’è solo da attendere le prossime mosse del nascente rassemblement a guida rosa.