Sant’Agnello alle urne: intervista doppia ai candidati sindaci Antonino Coppola e Giuseppe Coppola
In questa campagna elettorale che si avvia a conclusione (venerdì 12 sera si terranno i comizi delle due liste: a piazzetta Angri quello di Giuseppe Coppola, nell’Oasi in città quello di Antonino Coppola, entrambialle ore 19) è mancato un confronto diretto tra i due concorrenti alla successione al sindaco uscente Piergiorgio Sagristani che, dal canto proprio, non si è risparmiato ed è intervenuto, non senza spunti polemici, nel dibattito social per puntualizzare l’operato suo e dell’amministrazione su alcuni temi di cui si è discusso e si continua a discutere.
Sarebbe stato utile e interessante un faccia a faccia tra i due Coppola, Antonino (Lista 1 “Sant’Agnello Autentica“) e Giuseppe (Lista 2 “Sant’Agnello prima di Tutto“) per conferire un’impronta più politica alla competizione elettorale, ma non si è organizzato il confronto, o nessuno ci ha pensato, per cui abbiamo chiesto ai due candidati di rispondere a quattro domande (le stesse per entrambi) in modo da offrire una panoramica ai nostri lettori e soprattutto agli elettori santanellesi che domenica 14 e lunedì 15 si recheranno ai seggi per esprimere il loro voto. (ViC)
INTERVISTA DOPPIA AI DUE CANDIDATI SINDACI ALLE AMMINISTRATIVE DI SANT’AGNELLO
D: Mancano pochi giorni alla chiamata alle urne degli elettori, com’è stata accolta la vostra compagine e la vostra proposta programmatica? Quali input avete raccolto dai cittadini, sollecitazioni e richieste per la futura amministrazione rispetto alle problematiche più urgenti?
R: “L’entusiasmo e il senso di partecipazione sono stati crescenti. Abbiamo percepito la necessità di cambiamento. Sant’Agnello da troppi punti di vista in questi anni ha vissuto sotto anestesia. I cittadini sentono il bisogno di un risveglio dal torpore e anche per questo hanno accolto con profondo interesse le nostre idee, ma soprattutto il nostro approccio alla politica. Ciò che più vogliono tutti è un paese senza divisioni interne e senza disparità di trattamento, un paese che riporti il focus sulla vivibilità quotidiana: sicurezza stradale, traffico, decoro urbano, tutela dei beni comuni, rilancio del commercio… Il cambiamento parte da ciò che tutti i giorni influisce sul benessere dei cittadini“.
R: “A pochi giorni dalla chiusura della campagna eleꢀorale, posso ritenermi assolutamente soddisfatt del riscontro ricevuto dai cittadini. Ho incontrato moltissime persone, tutte pronte ad ascoltarmi. Ne sono contento! Il nostro programma elettorale, che vi invito a leggere, è ricco di proposte. Non da meno è l’attenzione che intendiamo rivolgere alle problematiche più piccole, riscontrabili nel quotidiano, che ci verranno segnalate e che intendo ravvisare io stesso, in prima persona. Infatti, se mi sceglierete come vostro primo cittadino, sarò sempre presente fisicamente su tutto il territorio della città, sempre pronto ad affrontare ogni tipo di criticità”.
D: Che cosa vi differenzia rispetto ai concorrenti sia in termini di persone-candidate sia di proposte per il paese?
R: “Siamo diversi per stile, per storia e per ambizioni. Non abbiamo bisogno di prese di posizione arroganti per far valere le nostre ragioni. Non puntiamo alla politica come mestiere a tempo indeterminato. La nostra squadra è animata da un’autentica passione civile e dalla voglia genuina di fare qualcosa di buono per il paese. Le nostre proposte sono frutto di confronto con le persone. Non abbiamo lobby o interessi da proteggere“.
R: “Il nostro è un gruppo solido e composto da persone preparate. Da un lato si caratterizza per la presenza di giovani, sempre attivi nel sociale (es. forum dei giovani) e dall’altro lato da persone che hanno già maturato una certa esperienza in ambito politico, in qualità di amministratori. In entrambi i casi si tratta di persone altamente competenti e professionali. Ritengo che la compagine abbia tutte le capacità di affrontare ogni tipo di problema in maniera risoluta ed efficiente. Il nostro programma elettorale comprende progetti che prevedono non soltanto il completamento di opere già avviate, ma anche proposte nuove, che vedono al centro i giovani e le categorie più deboli della società“.
D: Ci son due temi scottanti di cui non si può non parlare: l’housing sociale e il nuovo ospedale. Qual è la vostra idea a riguardo e come intendete comportarvi in caso di vittoria?
R: “L’housing sociale è una ferita ancora aperta nel tessuto sociale, che merita rispetto. Avremmo voluto un confronto aperto su questo, come su altri temi, ma sono sempre sfuggiti. È un tema che dovrebbe vederci uniti, tutti dalla stessa parte, non dovrebbe dividere. E sgombriamo il campo da equivoci: io sono e sarò sempre accanto alle persone e alle famiglie che hanno investito lì i soldi di una vita. In più dobbiamo considerare l’ipotesi concreta di eventuali eclatanti casi di incompatibilità per quei consiglieri che hanno deliberato in passato sulla vicenda. Loro non potrebbero rivestire il proprio ruolo, se eletti, e il voto dei cittadini andrebbe sprecato. L’ospedale unico rappresenta un altro caso in cui è mancato il linguaggio della chiarezza. È una buona idea nel posto sbagliato. Sono state fatte scelte affrettate, forzate e approssimative. Anche la Città Metropolitana in conferenza dei servizi recentemente ha evidenziato le carenze del progetto ritenendo impossibile esprimersi con la documentazione attuale. Bisognerà riconsiderare intenti e progetti, ricalibrare esigenze e potenzialità sulla base della vivibilità e confrontarsi con tutti gli organi coinvolti per trovare una soluzione che realmente possa migliorare e non peggiorare la situazione“.
R: “Sono stato, negli ultimi giorni, presso l’housing sociale. Innanzitutto, intendo esprimere la mia vicinanza a tutti i cittadini coinvolti. Inoltre, mi impegno a prendere parte, in prima persona, ad ogni iniziativa, giudiziaria e non, volta a risolvere questo problema che affligge i nostri concittadini. Per quanto riguarda invece il tema dell’Ospedale Unico, ritengo che questo investimento rivesta una importanza cruciale, perché, grazie ai fondi ottenuti con il PNRR, è possibile creare un polo di qualità che può offrire servizi completi, andando a migliorare la qualità della sanità per la nostra Sant’Agnello e per tutta la Penisola Sorrentina.
L’Ospedale sarebbe infatti “unico”, per tutta la Penisola, per cui è assolutamente necessario un tavolo di concertazione composto da tutti i Sindaci dei comuni interessati, oltre ai quali, devono essere coinvolte, persone ad alta specializzazione in ambito di viabilità. Mi rivolgerò ai Dirigenti della Regione Campania per elaborare e finanziare un progetto di viabilità, che sarà condiviso, prima di iniziare l’opera, con i cittadini e che possa garantire la serenità di tu i santanellesi“.
D: Appello agli elettori: perché i cittadini dovrebbero preferirvi rispetto ai vostri avversari?
R: “La scelta è semplice: gli elettori sono chiamati a scegliere tra un Sindaco e un facente funzione, che ha già abdicato al suo ruolo ancor prima di iniziare. È il momento di immaginare insieme una comunità più unita, guidata secondo principi di solidarietà, equità e condivisione che metta davvero al centro i cittadini, ormai stanchi di un continuo clima di tensione e privilegi per i soliti noti. C’è un futuro che ci chiama, ci appartiene e riguarda tutti noi. Ed è possibile con Sant’Agnello Autentica“.
R: “Chiedo ai cittadini di votarmi perché vivo del mio lavoro e mi ritengo soddisfatto dei livelli raggiunti, per cui, la mia candidatura, non è assolutamente mossa dall’intento di far carriera professionale, ma dal solo desiderio di mettermi in gioco per dare lustro a Sant ’Agnello, assicurando il bene dei suoi cittadini e migliorandone la qualità della vita, regalando un sorriso a chi ne ha più bisogno“.