A proposito della retata anti-droga in Costiera…E’ il momento di svegliarsi e di reagire!
Il frastuono dell’elica dell’elicottero ha squarciato l’alba insieme a quello delle sirene delle gazzelle dei Carabinieri che stamattina hanno dato il buongiorno alla Penisola Sorrentina per l’operazione anticrimine messa a segno dall’Arma del Capitano Ivan Vannucci. Una “retata” che ha inferto un duro colpo al sistema malavitoso che gestisce lo spaccio di droga e altro malaffare in Costiera che sembra però lasciare indifferenti e silenti i tanti commentatori social pronti a discettare di tutto e di tutti, tranne quando certe problematiche investono la realtà locale. Idem per opinionisti e giornalisti anche di grido incapaci di firmare una cronaca nera quando questa tocca tasti dolenti del territorio. D’altro canto troviamo il solito silenzio della politica peninsulare e anche quello imprenditoriale rispetto a un’operazione devastante per l’immagine della Penisola, la conferma di una distonia della classe dirigente rispetto a determinate questioni di contaminazione criminale che vanificano tutti gli sforzi e gli investimenti posti in essere per rilanciare l’economia turistica del territorio, quella stessa su cui investe una certa malavita organizzata che continua a coltivare, col concorso di colletti bianchi, proficue relazioni col territorio e con le sue diverse espressioni politico-istituzionali-imprenditoriali.
La Penisola Sorrentina rappresenta una piazza di spaccio delle droghe molto proficua e chi gestisce i traffici serve una clientela variegata quanto facoltosa. Il problema però non è soltanto quello della droga, ma anche del malaffare che si annida negli enti locali dove non c’è più traccia di un’opposizione vigilante in grado di svolgere quella funzione essenziale di garanzia a tutela del pubblico interesse. Al punto che oggi le voci contro sono quelle di una sparuta pattuglia di “contestatori a prescindere“, di “malpancisti” e “squallidi personaggi” che hanno pure l’ardire di indossare la casacca dei moralizzatori pubblici con la pretesa di passare per giustizieri e di tutori della legalità! Non esiste oggi sulla scena locale una forza politica, sociale e culturale che sappia colmare questo vuoto e che, nello stesso tempo, sappia elaborare una strategia per invertire la rotta di una navigazione senza bussola! Questa brutta vicenda di cronaca che ha macchiato la vigilia delle festività natalizie con un’eco mediatica dagli effetti devastanti non può e non deve lasciarci indifferenti: a meno che non abbiamo completamente smarrito quel senso civico e di appartenenza alla nostra comunità che ci impone un’assunzione di responsabilità e il rigetto di un’ipocrisia minacciosa come e forse di più degli stessi spacciatori che sono stati arrestati ieri mattina dai Carabinieri.