A proposito del Forum Sud….Volare oh, oh… Cantare oh oh oh…
di Luigi Poi
Nel blu dipinto di blu del cielo e del mare sorrentino si è svolto un piacevole ed interessante convegno con le massime cariche dello Stato Italiano, dal Presidente Mattarella al Presidente Draghi e tanti ministri ed altre alte Autorità. Circa 200 ospiti e 150 giornalisti accreditati. Il tema? Verso il Sud!
Il Sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, li ha accolti presentando una cittadina pulita ed ordinata tanto più che è la prima volta che un Capo di Stato Italiano visita ufficialmente la bella località di cui è Primo cittadino. Un ottimo risultato di immagine che anticipa altri eventi importanti che serviranno a recuperare turisti e visitatori. Ne beneficerà soprattutto l’indotto turistico grazie alla buona capacità di spesa degli ospiti.
Preso da sacrosanto e giustificato entusiasmo si è spinto a dichiarare che “ Sorrento è la capitale non solo del turismo, oggi è la capitale del Mediterraneo”.
Nel 2019, ultimo anno (normale) prima della pandemia e dell’invasione Ucraina, Sorrento con le sue 2.756.578 presenze si collocava al diciannovesimo posto tra le città più visitate in Italia, e non è nemmeno prima in Campania in quanto la crescita di Napoli, oramai consolidata nonostante tutti i malanni della città partenopea, ha creato una distanza di quasi un milione di presenze. Comunque siamo tra le prime 25 località turistiche italiane e non è una cosa da poco.
Napoli, tra l’altro ha già ricevuto un bel regalo, un piano di sostegno economico definito ”Patto per Napoli” (un miliardo e 231 milioni di euro) sia per ripianare il disavanzo comunale, sia per rilanciare i servizi cittadini. Quest’ultimo quanto mai necessario tanto che lo stesso sindaco Manfredi ha riconosciuto disservizi in particolare nel settore trasporti, rifiuti, verde pubblico, sicurezza. Tutto inadeguato per una realtà che è diventata la quinta-sesta tra le grandi città turistiche italiane per i suoi tesori artistici, la sua gastronomia, le sue bellezze naturali.
Peccato che l’unico provvedimento preso finora sia quella dell’assunzione di mille dipendenti comunali mentre il corrispettivo richiesto dal Governo e concesso dal Sindaco è l’aumento delle tasse e delle tariffe comunali che i napoletani dovranno pagare; infatti nell’accordo è stato previsto che il Comune dovrà assicurare risorse proprie (prelievo dalle tasche dei Napoletani onesti) pari ad un quarto del contributo statale.
Speriamo, al di là della demagogia spicciola, che quel poco che rimane non finisca nel colino (passino) della deprecata gestione pubblica .
E, per onore di verità, il Sindaco Manfredi dovrebbe ringraziare anche Alberto Angela che ha concretamente dato una mano al successo di Napoli col suo programma “Stanotte a Napoli” trasmesso dalla Rai a Natale e che ad inizio Maggio è tornato per registrare un nuovo servizio che presto andrà in onda su RAI 1 e sicuramente replicherà il boom di ascolti. Sul prossimo ponte di inizio giugno la federalberghi e le associazioni B&B hanno annunciato il sold out della città Partenopea.
Intanto vedremo come saranno spesi i fondi del “Salva Napoli” temendo sempre il ripetersi di tante esperienze passate e che “Lo scopo della burocrazia è di condurre gli affari dello Stato nella peggior possibile maniera e nel più lungo tempo possibile ! – Carlo Dossi”.
E soprattutto che diranno i Napoletani, pensionati e lavoratori, quando a seguito dell’aumento dell’addizionale irpef comunale e regionale si vedranno sottrarre dall’Inps e dalle buste paghe quei quattro spiccioli “donati” per l’aumento dell’inflazione (logicamente il riferimento è alle pensioni basse ed ai salari e stipendi di sopravvivenza). Qualcuno più sprovveduto potrebbe chiedersi ma chi ha causato il dissesto finanziario se la passa liscia ?
Ma ritorniamo al tema dell’incontro voluto del Ministro del Sud, Mara Carfagna, che ha presentato il PNRR per il Mezzogiorno d’Italia come una possibile occasione per il suo rilancio; insomma la solita maledetta “questione meridionale” (l’espressione venne usato per la prima volta nel lontano 1869 dal deputato Antonio Billia per evidenziare la pessima situazione economica e sociale in cui venne a trovarsi gran parte del Sud dopo l’unificazione).
Questa volta si cerca e si spera di risolvere con circa 82 miliardi di euro che dovrebbero essere “territorializzati” cioè con ricadute dirette su territori specifici. Tanto perché, sulla base delle catastrofiche esperienze passate degli interventi a pioggia, nelle intenzioni del Governo bisogna evitare ennesimi cattedrali nel deserto, velocizzare la realizzazione, evitare la dispersione del denaro pubblico, garantire quel minimo di riforme che la potente burocrazia ministeriale permetterà di fare, contrastare il male affare e la corruzione.
Purtroppo non tranquillizza il cittadino “semplice” che sia stata ritenuta necessaria una Cabina di regia (ci risiamo! ), una Agenzia per la coesione territoriale (ahia!), una commissione interministeriale per il Sud (ahimè!), l’eterno ritorno dei burocrati di alto lignaggio che presiederanno l’organismo in rappresentanza del ministro del Sud e del ministro della Transizione ecologica.
E purtroppo non è finita perché tutto sarà inviato alla Commissione Europea (si chiama “Accordo di partenariato 2021-2027).
Nel piano ci sono, comunque, opere strategiche sotto tutti i punti di vista come il completamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, l’alta velocità ferroviaria finanche a Gioia Tauro per il trasporto delle merci.
Non ultime le riforme normative che dovrebbero accelerare l’affermazione e la salvaguardia del principio di legalità con un maggior impegno contro le organizzazioni criminali.
Ma al Sud abbiamo una classe dirigente all’altezza del compito che si vedrà assegnato? Finirà la cattiva abitudine del voto di scambio? Riusciremo a “relegare al passato ed annientare gli odiosi micro e macro notabilati, i cacicchi , i capobastone ed i quaquaraquà?”
Finirà il triste, scoraggiante ed avvilente costume del nepotismo nella politica e nella carriera pubblica?
Si riuscirà ad impedire l’assalto ad incarichi, uffici, consulenze con la tecnica della promessa di appoggio propagandistico e del contributo economico per la campagna elettorale ?
Si riuscirà a fare funzionare l’ascensore sociale basato su criteri di merito?
Si riuscirà a fermare l’esodo dei talenti ?
Si eviterà l’assalto alla diligenza dei soliti professionisti dell’appalto e della poltrona?
Ed una volta (ammesso che ci si riesca) realizzata l’opera pubblica si gestirà in maniera economica ed efficiente?
Si riuiscirà finalmente a dare spazio e lavoro ai giovani meridionali più preparati e volenterosi?
Secondo una ricerca ed un approfondimento statistico, redatto da Nando Santonastaso e Massimo Adinolfi le nubi, più che diradarsi si addensano: “Il deserto generazionale cresce , perché i nostri giovani finiscono inevitabilmente con l’essere attratti dalle maggiori opportunità di vita e di lavoro del Nord d’Italia e dell’Europa”. Del resto basta guardarsi intorno, in famiglia e nel condominio per valutare la reale portata dell’esodo dei giovani.
Polemicamente potremmo avventurarci nell’affermare che esportiamo talenti e giovani capaci e con disposizione al sacrificio del lavoro ed importiamo disperati giovani africani, allettati dalla illusione della vita occidentale, facile preda del caporalato e della malavita e per la maggior parte destinati ad ingrossare le fila dello spaccio, della vendita di prodotti contraffatti, della prostituzione.
Considerati questi dubbi ed aldilà della speranza e dell’ottimismo del ministro Carfagna sarà difficile per il Mezzogiorno ripartire e partecipare ad una eventuale ripresa economica dell’Italia e sempre ammesso che questa tragedia della guerra abbia fine.
Non basterà la buona volontà di Draghi e del suo governo perché il problema non è solo di fondi e di buona gestione di questi fondi. Del resto è stato proprio Franco autorevole ministro del Governo (sabato 14 maggio a Sorrento) a dichiarare “non basta il PNRR per ridurre il divario Nord-Sud” ; a cui ha fatto eco il ministro Brunetta : “serve innanzitutto capitale umano e sociale“.
Anche super Draghi ha messo le mani avanti:
“L’evoluzione delle politiche pubbliche per il Sud, in passato rappresentata da una successione di sprechi e fallimenti , impone che lo stanziamenti di finanziamenti sia vincolato al rispetto delle scadenze , al raggiungimento di precisi obiettivi “.
Certamente! Ma bisogna oltrepassare il guado e finalmente la politica cambi completamente il modo di reclutare il personale “addetto ai lavori”, che cessi una volta per sempre la retorica dell’ambientalismo chic e di maniera, che si ponga un freno alle pastoie normative, agli interventi spropositati ed ai tempi lunghi della magistratura, agli atteggiamenti amministrativi e burocratici che sfuggono alle più elementari norme del buon senso; si abbia il coraggio civico e intellettuale di ritornare a parlare dei doveri nella scuola, nel lavoro, nelle pubbliche istituzioni.
Per decenni, non solo in Italia, ci siamo riempiti la bocca dei “diritti”, quasi abolendo la parola “dovere”.
I pensatori progressisti comincino a considerare che una scuola facile, una Università benefica, l’anzianità che prevale sul merito dovunque gestiscono lo Stato, le Regioni, i Comuni, l’ingiusta pratica del “tutti promossi“ alla fine danneggiano proprio i giovani che vogliono riscattarsi e che appartengono alle classi meno ambienti.
Si favorisce solo chi ha disponibilità economiche e può permettersi maggiori spese per i figli mandandoli nelle migliori università e se non sono bravi affidandoli ai tutor delle Università telematiche. Tutto questo sicuramente la Carfagna e Cingolani ed i loro plenipotenziari lo hanno trascurato; non è solo una “questione meridionale” ma è una questione morale, di giustizia intellettuale, di saggezza civica, di regole scritte e non scritte da cambiare, di futuro.
Caro Presidente Mattarella, caro Presidente Draghi, cara Ministro Carfagna,
Sorrento sicuramente vi ha saputo dare il benvenuto ed accogliere come è nella sua secolare tradizione di ospitalità, ma non trasformiamo questo evento in una banale e tipica passerella per la visibilità ed il consenso come quella pietosa dei Vostri colleghi europei: passeggiare, in ridicole tute mimetiche e caschetti di guerra poco credibili magari abbinati al colore delle scarpe ed alla sciarpa, per le strade di Kiev o di Odessa.
Insomma evitiamo passerelle politiche per conquistare e riconquistare consenso e popolarità e che si concretizzano in poco costrutto, pochi problemi realmente risolti.
Le riforme vengano completate con normative severe, equilibrate, giuste che favoriscano chi ha capacità e voglia di lavorare, chi considera i soldi pubblici come un bene prezioso, chi ha le competenze tecniche e scientifiche per decidere, chi ha il coraggio di opporsi al malaffare, chi si sente di gestire il patrimonio pubblico con la diligenza del buon padre di famiglia.
Si usino le risorse europee e quelle provenienti dai contribuenti onesti con lungimiranza e trasparenza e la si finisca di allattare i figli di……, gli amici degli amici, i sapientoni, i portaborse e le loro amanti e mogli, i cacciatori di incarichi, i conduttori e divulgatori del “pensiero unico”, gli aspiranti ad una poltrona nei consigli di amministrazione di Enti e Partecipate e quant’altri galoppini e lacchè partecipano al circo della politica, i nulla facenti e gli evasori patentati, i “pennaruli bugiardi” dei salotti buoni.
Senz’altro al Sud i soldi servono (e come!) ma prima si cambino le regole non solo dell’utilizzo degli stessi ma anche quelle che determinano la civile convivenza, il destino delle generazioni future, l’equità fiscale, la prevalenza della competenze e non si indugi oltre nel taglio dei rami secchi.
Altrimenti non ci resterà che raccogliere macerie (raccolto purtroppo che sarà a carico dei nostri figli e nipoti) e proprio l’esperienza di questi giorni (crisi energetica e carrello alimentare) dovrebbe essere la lezione da comprendere.
Comunque Benvenuti a Sorrento!
Benvenuto che pare non è stato possibile estendere al Governatore De Luca che è rimasto vittima del traffico (nessuno lo ha informato?) tanto da suggerire che la prossima edizione dell’evento si svolga a Salerno.
Del resto già da un paio di settimane il ritorno dei turisti aveva riaperto la vecchia ferita della circolazione sulla statale sorrentina, il vero problema, il problema dei problemi, o meglio il problema di sempre che si aggrava di anno in anno e che non pare trovare soluzione.
Non sappiamo quale beneficio effettivo, concreto giace nel PNRR per la Penisola Sorrentina ma siamo consapevoli che non basta il grande patrimonio ambientale donatoci dal Sommo Creatore (o chi per Lui), non basta il gusto del bello e dell’arte degli avi, non bastano i resoconti di viaggio dei dotti visitatori del grand Tour, non bastano la valida e storica tradizione dell’accoglienza e l’ottima gastronomia, non basta la vicinanza con Pompei, Vesuvio e la Costiera Amalfitana se diventa una sofferenza raggiungerle, non bastano le costose (ed io pago!) ed inutili passerelle di Politici e Ministri .
La storia sta correndo su una dorsale rischiosa esponendoci a continue sfide , un motivo in più per non abbandonare la speranza e a non tirarsi indietro .
“ Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassù
Ma tutti i sogni nell’alba svaniscono perché
Quando tramonta la luna li porta con sé. “