Marino Starace: debito buono e debito cattivo!
di Marino Starace*
L’indebitamento del comune nel 2020 è aumentato. Tale incremento è stato determinato dall’operazione di rinegoziazione mutui di cui alla circ. 1300/2020 di CDP, con la variazione della scadenza dei mutui al 31/12/2043. Si dice che l’Ente aderendo alla rinegoziazione ha conseguito sull’annualità 2020 un “risparmio di spesa” di 612.517,46, e nel silenzio della menzionata circolare fino al 2023 senza vincolo di destinazione. I “risparmi di spesa” sono traslazione di debito alle future generazioni e con maggiori oneri, legati all’incremento del periodo di ammortamento. Infatti, ad esempio, prendendo il primo dei mutui rinegoziati, sulla base dei dati indicati nel prospetto, il ricalcolo del piano di ammortamento, genera un raddoppio degli interessi, anche se il tasso scende dal 5,5% al 3,88%. Se questi “risparmi di spesa” andranno a finanziare spese correnti clientelari ed improduttive, avremo fatto debito cattivo a carico delle future generazioni. Per serbar memoria e come monito a quelli che il comune può indebitarsi, rammento che il debito costa, e nell’ultimo decennio gli interessi pagati dal comune ammontano a 8.307.037,58, ecco perchè è fondamentale la gestione delle risorse e non sprecarle in spesa corrente clientelare ed improduttiva.
*dottore commercialista