Anno Scolastico e Covid… Facciamo una riflessione
Sull’inizio e sulla continuazione senza intralci dell’anno scolastico 2020-2021 in piena escalation di pandemia covid (seconda fase) pesa la grande incognita dei possibili contagi per studenti e personale scolastico con la conseguenze prevedibili che ne possono derivare sulla continuità della didattica in presenza.
Il problema in effetti riguarda la mobilità di studenti e personale scolastico che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi a scuola e per rientrare a casa, senza dubbio i due momenti quotidiani più critici legati alla frequenza di scuola e università e nei quali le misure di sicurezza anticontagio praticamente vanno a farsi benedire! L’organizzazione scolastica, quindi, rischia di veder compromesso il lavoro di prevenzione sin qui posto in essere restando pesantemente esposta al rischio-contagi con conseguente sospensione delle attività se dovessero registrarsi casi-covid negli istituti.
Per verificare la situazione si aspetta di conoscere l’andamento dei contagi fra una decina di giorni, il tempo occorrente al virus per manifestarsi nella persona. Dopodiché si adotteranno le conseguenti decisioni.
Al di là del notevole sforzo compiuto dal Ministro Azzolina per garantire l’avvio dell’A. S. e quello posto in essere dal sistema scolastico nazionale, una riflessione va fatta sulla situazione e cioè: conoscendo dal mondo scientifico il riacutizzarsi della pandemia in autunno con l’aggiunta dell’annuale appuntamento con l’influenza, è stata buona la scelta di iniziare oggi l’A. S. in presenza? Probabimente no. Si sarebbe dovuto bypassare questa fase delicatissima sul piano socio-sanitario (basta vedere che cosa sta succedendo in Campania con l’escalation di contagi), riprendere con la DAD fino a Natale e predisporre il ritorno in presenza dopo l’epifania. Sarebbe stato un inizio mortificato dell’A.S. ma almeno sarebbero prevalse logiche di salvaguardia della salute pubblica oggi profondamente a rischio per una molteplicità di contesti socio-familiari. In questa ottica attivando misure concrete a sostegno delle famiglie per consentire agli studenti di studiare a casa.
I problemi che gravano sulle famiglie sono infatti tanti e pesanti, per ogni contagio si blocca tutto e ci si ritrova nel bel mezzo di quarantene forzate e di controlli sanitari che mandano all’aria tutto, anche il lavoro.
Purtroppo si è deciso diversamente e ora è iniziato il conto alla rovescia che deciderà se cambieranno o no i piani dell’universo formativo nazionale.