Elezioni Regionali: vince Salvini, Armando Cesaro è fuori dalla lista di Forza Italia
NAPOLI – Le cose bisogna chiamarle per nome e cognome perchè serve a poco, anzi a nulla, indorare la pillola per salvare la faccia: la rinuncia di Armando Cesaro a ricandidarsi alle elezioni regionali nella lista di Forza Italia col centro destra guidato da Stefano Caldoro è la vittoria di Matteo Salvini che dopo il lungo braccio di ferro con Silvio Berlusconi per strappargli (?) il candidato presidente ha invece ottenuto il risultato più significativo sul piano politico ed elettorale: l’esclusione del big forzista, seconda generazione dei Cesaro di Giggino ‘a Purpetta che da parecchio tempo non navigano in acque tranquille e quindi poca o nulla resistenza hanno potuto opporre al leader leghista per “difendere” Armando.
Che alla fine a pagare sarebbe stata la dinasty di Sant’Antimo lo si mormorava nella stretta cerchia del centro-destra che aveva messo in conto il prezzo salato chisto dal leader leghista per dare il via libera a Caldoro: su Cesaro ci è andato giù durissimo, sicuro di spuntarla forte del tacito assenso di Berlusconi che ha dovuto far buon viso a cattivo gioco. La conferenza stampa indetta da Cesaro junior con tanto di “distinguo su Salvini” è stata una magra, anzi magrissima soddisfazione: per Forza Italia il problema sarà mantenere quei consensi che molti già danno in uscita verso Fratelli d’Italia che dovrebbe dare lo smacco a Salvini superandolo nelle urne. Insomma tutto un gioco interno al centro-destra dove di premure per il futuro della Regione ce ne sono davvero poche come del resto già avviene nelle altre realtà amministrate dai sovranisti!
A subire il maggior danno dell’esclusione di Cesaro junior dalla lista è la gragnanese Annarita Patriarca, anch’ella figlia d’arte con un passato da sindaco della città della pasta, che già aveva stretto un’intesa con Cesaro per una corsa in abbinata (vale al doppia preferenza). La Patriarca ha così commentato il ritiro di Cesaro: “Un esempio di rispetto delle istituzioni… La decisione dell’onorevole Armando Cesaro di non partecipare alla competizione elettorale per le regionali, mi lascia personalmente dispiaciuta. Il suo “passo di lato”, pur comprensibile visto il clima che si è creato, lascia in tutti noi che crediamo nella politica del confronto e del rispetto un profondo rammarico. Comprendo le ragioni politiche e la responsabilità istituzionale dimostrata dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, sono la dimostrazione concreta del rispetto dei valori che un partito come il nostro ha sempre mostrato. Sono certa anche della generosità dell’onorevole Cesaro che in una competizione elettorale difficile come questa non farà sicuramente mancare il suo apporto concreto di idee e di passione politica. Va sicuramente sostenuto il messaggio lanciato dal capogruppo di Forza Italia che ribadisce ulteriormente la compattezza del partito e il sostegno unitario al ruolo di Stefano Caldoro. Dobbiamo tutti imparare dal senso delle istituzioni dimostrato dall’onorevole Armando Cesaro e dal nostro partito”.
A stretto giro è giunto il commento di Ermanno Russo, altro uomo di punta di F.I. in Campania: “Armando Cesaro è stato ed è tuttora un ottimo capogruppo, in grado di guidare i consiglieri di Forza Italia in battaglie serie nell’interesse dei cittadini. Ha sempre preferito toni pacati ed il merito delle questioni ad un’opposizione urlata. La sua scelta di fare un passo, come l’ha definito lui stesso, di lato, e non indietro, va rispettata. Sono sicuro che Armando non farà mancare la verve e la sua azione propositiva in campagna elettorale. Il suo impegno è stato fondamentale in questi anni per Forza Italia e lo sarà d’ora in avanti anche per tutto il centrodestra”.
A commentare l’uscita di Cesaro anche il sorrentino Michele Vitiello componente del consiglio nazionale dei Giovani di Forza Italia: “Oggi Armando Cesaro ha dato una lezione di stile e di vita a Matteo Salvini. Se siamo garantisti dobbiamo esserlo con tutti, in un Paese civile in cui esiste la presunzione di innocenza fino al terzo grado, e in cui la responsabilità penale è personale. Se invece volete essere giustizialisti siatelo prima coi vostri. Non chiudete gli occhi a convenienza. Non cambia casacca Armando, resta con la bandiera di sempre. Quella che aveva quando, da presidente nazionale del movimento universitario, ha portato Studenti per le Libertà a essere il primo movimento studentesco del Sud Italia e secondo in tutto il Paese. Quella che aveva quando è stato presidente nazionale vicario del partito giovanile, strutturandolo al sud e in Campania, fino a raccogliere 30mila preferenze personali alle regionali di 5 anni fa. Quella che aveva quando in 5 anni da capogruppo è sempre stato disponibile a raccogliere le istanze del territorio e degli ultimi, dei giovani e dei lavoratori. Oggi fa un passo di lato, per garantire tranquillità alla coalizione. Lui per stile non lo dirà, ma io che posso mi sarei aspettato una presa di posizione più netta e #pubblica, dalle accuse ingiuriose che nelle scorse settimane provenivano dal nostro “alleato” di coalizione. Il nostro unico Leader resta Silvio Berlusconi, che ha chiesto fino alla fine la candidatura di Armando. Ma la serietà e la dignità vengono prima di qualsiasi poltrona. Andiamo avanti, con la squadra di sempre, fedeli alla linea, crescendo più forti di prima“.