Massa Lubrense, Balducelli&Staiano a muso duro: botta e risposta su facebook
MASSA LUBRENSE – Le urne sono ormai alle porte, si voterà quasi certamente il 20 e 21 settembre e il clima politico-elettorale si fa incandescente. Ad accendere la miccia è stato il capogruppo di opposizione Lello Staiano con un intervento pubblicato sull’ultimo numero del settimanale Agorà nel quale sferra un duro attacco all’indirizzo del primo cittadino, Lorenzo Balducelli, che oggi replica senza peli sulla lingua sul suo profilo facebook. Immediata si registra la durissima controreplica di Staiano. Pubblichiamo i due interventi che spiegano quanto accaduto.
SINDACO LORENZO BALDUCELLI: La minoranza mi ha scoperto. Sono stato preso con le mani nel sacco. Non mi resta altro che confessare sperando nella clemenza della corte. “Così amici di amici, al di fuori dell’orario di visita possono recarsi in visita ai propri defunti nei cimiteri comunali fruendo della quiete pomeridiana, lontani da occhi indiscreti”. Così ha scritto il gruppo di Insieme per Massa Lubrense sull’ultimo numero di Agorà. Hanno ragione: nel pomeriggio di domenica 10 maggio, festa della mamma, ho accompagnato al cimitero, fuori orario di apertura, la figlia della signora deceduta per COVID–19 a Massa. La signora, come altri 5 familiari, è risultata positiva al tampone. Gli altri congiunti erano in isolamento. Ha visto la madre allontanarsi con l’ambulanza verso il COVID Hospital di Boscotrecase, dove è morta. Al funerale non ha potuto partecipare. Come nessuno dei familiari. Abbiamo fatto in modo, ed anche di questo sono colpevole, di far fermare per due minuti il carro funebre con la salma della signora di fronte alla propria abitazione. Tutta la famiglia ha salutato la defunta dall’interno delle finestre e dei balconi. Dopo che tutti sono ritornati negativi al tampone la signora ha espresso il desiderio di fare una visita al cimitero e sostare davanti alla tomba della madre nel giorno della festa della mamma. Da sola. Ho fatto in modo che il desiderio della signora si concretizzasse: ho preso le chiavi del cimitero ed ho aperto il cancello permettendo alla signora di piangere sulla tomba di sua madre.
Il tutto è durato pochi minuti. E nonostante le accuse dell’opposizione sono contento di averlo fatto. Denunciatemi. Sono colpevole di non so quale reato. L’ho fatto in scienza e coscienza. Arrestatemi. Condannatemi. Non sono pentito e ripeterei il reato. Merito il massimo della pena. Per quanto riguarda le altre accuse ricevute non voglio nemmeno rispondere a chi in questi difficili mesi non ha fatto nulla. Facessero un accesso agli atti e contestassero, nel merito, il nostro operato. Abbiamo lavorato tanto e bene per cercare di aiutare le tante famiglie in difficoltà e lo abbiamo fatto indistintamente.
Detto questo credo che il capogruppo di minoranza con il suo intervento ha superato ampiamente il limite della decenza sconfinando decisamente nel campo dello squallore. E’ il degno finale di questi cinque anni, dove il capogruppo di minoranza ha connaturato la sua azione non pensando al paese ma solamente mosso da invidia e rancore nei miei confronti e degli altri componenti dell’amministrazione. Non si fa opposizione instillando odio. Questa non è politica. Io a questo scontro al massacro non ci sto. E’ difficile dialogare con un personaggio mosso da questi sentimenti. Ci rinuncio. Credo sia il suo un modo vergognoso di fare politica. Non posso scendere così in basso. Basta”.
IL CAPOGRUPPO LELLO STAIANO: “Complimenti al sindaco: è davvero un attore nato, un interprete della commedia all’italiana, bravissimo a mistificare la realtà e ad eccitare gli animi dei suoi supporter. Dopo le sberle (metaforiche, sia chiaro!) prese a Nerano e a Ieranto, dove ha dimostrato tutta la sua pochezza come amministratore pubblico, il primo cittadino non ha perso tempo ed è passato al contrattacco. Ma in realtà è il suo atteggiamento a essere vergognoso. Nessuno contesta un gesto d’umanità, né una visita ad un proprio defunto morto a causa del Covid. Si contesta la squallida messinscena dell’uomo solo al comando, infallibile e misericordioso. Dovrebbe scendere dal piedistallo e fare un esame di coscienza, il sindaco: ha giocato sporco sul covid, così come ha giocato sporco nei cinque anni di amministrazione, accampando scuse e attaccando senza rispetto la minoranza, con cui non ha mai dialogato né voluto coinvolgere in nulla.
Non ha rivisto l’ordinanza di accesso ai cimiteri, ma inventa la scusa dei familiari del defunto di covid ed infrange lui stesso le sue ordinanze. Non ha spiegato come vengono erogati i buoni spesa, ma attacca chi vuole capire quali siano i requisiti e come vengano distribuiti. Non ha spiegato perché a Massa Lubrense non si sia tenuto un solo Consiglio Comunale in periodo di crisi, ma ci accusa di essere spregevoli e vergognosi. Ma allora lui è il sindaco di se stesso? Non deve dar conto a nessuno? Le sue parole sono inqualificabili e irripetibili, meritevoli soltanto di censura e biasimo. Si ricordi questo il sindaco, che disprezza ogni regola e chi democraticamente gliene chiede conto, invece di speculare sui social sulle disgrazie delle famiglie, su cui prova (lui si!) squallidamente a fare campagna elettorale.
Massa Lubrense non è mai scesa così in basso da tutti i punti di vista (morali, culturali e amministrativi). Vergogna! Adesso #basta lo dicono i cittadini massesi che vogliono un sindaco degno di tale ruolo e non una controfigura del Marchese del Grillo, che li tratta come sudditi”.