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Sorrento, Marco Fiorentino: “Elezioni Comunali 2020? No grazie…Per ora!”

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Marco Fiorentino
Marco Fiorentino

Il settimanale AGORA’ del 26 ottobre 2019 ha pubblicato un’interessante ed esclusiva intervista a Marco Fiorentino che proponiamo ai nostri lettori.

Incontriamo Marco Fiorentino, ex sindaco di Sorrento e da meno di un anno ex consigliere di opposizione, per approfondire alcuni aspetti sulle vicende politiche sorrentine in vista dell’ormai imminente appuntamento con le urne nella primavera 2020.
D: Dal giorno della sua “uscita” dal consiglio comunale decretata dalla maggioranza non è più intervenuto nel dibattito politico-amministrativo cittadino. Sono accadute tante cose e ormai si corre spediti verso le elezioni del 2020. Ha progetti?
R: “Quanto è accaduto mi ha molto rammaricato, perché nella gestione della vicenda è emerso chiaro un aspetto personalistico… e questo non può far piacere. Meglio comunque soprassedere perché, indipendentemente da queste vicende, mi sento impegnato a dare un mio contributo per il futuro della Città. Le condizioni di vivibilità, l’inquinamento, il traffico e l’assenza di programmazione lo impongono. Tutto ciò che succede avviene per determinazioni di altri, non per una programmazione dell’Ente locale e la Città è costretta a subire una serie di situazioni e scelte che, qualora generino aspetti positivi, compromettono comunque la vivibilità e la quiete dei cittadini”.
D: Lei ha presentato ricorso alla Corte di Appello per la decadenza pronunciata dal consiglio. Ha fiducia che venga accolto?
R: “Si è vero. Ma non ho fatto valutazioni politiche, solo di tipo personale. I miei avvocati hanno sempre ritenuto che non ci fossero gli estremi per la decadenza… Inviterei tutti a leggere la norma (i commi 4 e 5 dell’art. 63 del testo unico enti locali) per comprendere l’ingiustizia e l’iniquità che ho subito. Per questo sostengo che il mio caso è stato gestito personalisticamente. L’obiettivo è quello di affermare un principio di giustizia: per questo ho fatto ricorso. Il giudizio della gente, almeno quello che registro io, è di totale vicinanza alla mia persona”.
D: Quali sono a suo avviso i punti di debolezza dei dieci anni di Cuomo sindaco?
R: “C’è una città che va per proprio conto… Non si avverte l’esistenza di una programmazione amministrativa per il raggiungimento di obiettivi che possano qualificare il nostro paese. Basta sfogliare il programma elettorale di 10 anni fa per accorgersi subito che in queste due consiliature non è stato realizzato quasi niente dei punti di base del programma e soprattutto delle aspettative dei cittadini”.
D: Quali sono secondo lei le principali emergenze di Sorrento?
R: “Il progetto di collegamento col porto. Il recupero della dignità della Città: abbiamo avuto un’amministrazione opaca impegnata a conseguire un consenso con un sistema clientelare. E’ necessario far valere l’interesse pubblico. Un’Amministrazione deve sapere che l’interesse pubblico non si coniuga con l’interesse di pochi”.
D: Amici e sostenitori la compulsano a impegnarsi in prima persona per Sorrento, cosa ne pensa?
R: In politica mai dire mai! Allo stato non ne sono convinto. Sorrento ha necessità di una squadra di persone unite, coese, che abbiano esperienza e che siano animate da amore verso la città, disponibili a dedicarle un po’ del proprio tempo. Quindi amore, tempo e capacità di fare squadra impegnando le migliori energie della città. Prima questo, poi ogni altra considerazione – anche mia – personale”.
D: In questi anni è cambiato anche il tessuto socio-economico e culturale della Città. Pensa ci sia ancora una comunità in grado di elaborare un pensiero critico indispensabile per aggregare intelligenze, esperienze, professionalità?
R: “Che ci sia stato un cambiamento lo si è visto e forse neanche è stato voluto. Ci sono attività nuove, in tantissime famiglie sono nate piccole realtà imprenditoriali che determinano anche situazioni positive in termini di reddito sul piano familiare, il che va considerato. Ci sono però anche tanti altri aspetti che sono conseguenti a questa situazione e negativi per la città: il traffico, l’inquinamento, la carenza di alternative pubbliche al trasporto, al porto, alle migliaia di navette e pullman che girano per questa città. Vedere per esempio ancora sulle nostre strade, che sono vecchie di 70 anni, questi grossi bus che portano 50 e più persone creando enormi problemi alla viabilità e più in generale a tutti e in tutti i giorni della settimana è inconcepibile! Basta pensare ai tornanti di Scutolo… Come si può non prendere atto della gravità del problema e non pensare alla necessità di escogitare soluzioni adeguate per la prospettiva? Solo una toccata e fuga! Mi chiedo: quanto può far bene tutto ciò a Sorrento? Sono ragionamenti che si devono fare insieme alla Città e si devono assumere delle decisioni conseguenziali che talvolta possono anche non essere condivise da tutti, ma che sono necessarie se si vuole recuperare l’immagine della città che viene esportata anche all’estero da chi ci viene in vacanza. Questa è una priorità assoluta rispetto a tutto il resto. Pensiamo al piano urbano traffico da redigere insieme agli altri comuni del territorio, un piano che dia la sensazione di essere ricco di riflessioni e di spunti e che porti in sé indicazioni per la soluzione di problemi che attanagliano la città! Bisogna lavorare per realizzare alloggi per i residenti. Non so adesso di quanto si sia ridotta la popolazione sorrentina. Conosco la realtà delle doppie case che all’80% sono diventate tutte attività commerciali. E’ il momento invece di mettere in essere delle nuove realizzazioni con la garanzia che non possano subire cambi di destinazione d’uso e restino quindi nella disponibilità dei sorrentini. Sono ormai più di 30 anni che non si realizzano alloggi pubblici a Sorrento e non si può pensare solo a situazioni speculative trascurando chi ha bisogno di una residenza! In tutti questi anni ho sempre chiesto il contributo a tante realtà della città e per la città, per cui oggi come posso fare a dire di no se mi viene chiesto un contributo di idee o di partecipazione? Questo dev’essere e, in questo momento, non penso ad altro. Sono disponibile a dare una mano a gruppi di persone che si propongono di trovare soluzioni di questo genere per il bene di Sorrento”.
D: Una vera e propria emergenza è la crisi della Circumvesuviana. Cosa ne pensa?
R: “Secondo me i servizi di trasporto interni alla città l’Amministrazione li deve realizzare in proprio. Ne ha i mezzi! Abbiamo incassato 6,2 mln € per la tassa di soggiorno quest’anno e da quando è stata istituita ne abbiamo incassati circa 30 di milioni di euro. Probabilmente si potevano utilizzare diversamente da come invece è stato fatto. Punterei a trovare soluzioni politiche di ben più ampio respiro per quanto riguarda la Circum investendo del problema amici della città, imprenditori importanti di livello internazionale. Perché non pensare, per esempio, a una privatizzazione di Eav per il suo rilancio? Sorrento deve impegnarsi per individuare soluzioni di profilo diverso a questi problemi, perché viviamo di questo ma possiamo anche morire di questo se non troviamo soluzioni adeguate. Più che Eav la Circumvesuviana può diventare, con una volontà politica, una società partecipata dai privati che vogliono investire per renderla moderna e più funzionale anche per i fini turistici che svolge. Secondo me è inutile che MSC e il suo patròn si preoccupino del collegamento col porto che può benissimo farlo il Comune di Sorrento! Il patròn di MSC nel recente passato è stato interessato dal Governo per rilevare un’importante partecipazione in Alitalia: perché non si può pensare a lui per il rilancio della tratta ferroviaria della Circumvesuviana? Questa ferrovia fu una grande conquista di modernità e di opportunità per tutti. Oggi è assurdo pensare che per la tratta Napoli-Sorrento, al di là di tutti gli altri problemi connessi, non si possa programmare un percorso né sapere quando si parte e quando si arriva. Ecco: applichiamoci per trovare soluzioni utili per Sorrento facendo leva sulle persone giuste e perseguendo obiettivi di interesse generale”.

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