Italia,  Sorrento

Lettera Aperta all’armatore Gianluigi Aponte: “Custodi e non padroni della Penisola”

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Paolo Esposito
Paolo Esposito

“La recente proposta di un progetto di sviluppo del territorio con infrastrutture e servizi e l’invito rivolto dal dottor Aponte a condividere l’iniziativa ci motiva a proporre un’azione collettiva che possa vedere coinvolti i cittadini. Investimenti così significativi rappresentano un’occasione importante che deve poter riguardare tutte le categorie produttive e sociali. Il presente e soprattutto il futuro delle nostre comunità si misurano proprio dalla capacità di una programmazione che punti ad uno sviluppo condiviso e sostenibile.

Occorre lavorare ad una sinergia che veda partecipi non solo imprenditori ed investitori ma soprattutto chi vive e crede nel nostro territorio. Per tale ragione e per rafforzare la coesione sociale e identità intendiamo offrire un contributo che vada nella direzione di fare scelte condivise su investimenti e progetti che possano prevedere un’azionarato popolare. Non più opzioni per pochi ma cogliere l’opportunità di questi programmi di sviluppo per una sinergia attiva e di compartecipazione delle Comunità del territorio”. Per il futuro delle nostre giovani generazioni e per un presente di aggregazione ed identità. Il portavoce del Comitato Identità e territorio – Paolo Esposito – ristoratore . Al comitato hanno già aderito il Presidente Abbac Agostino Ingenito con degli operatori sorrentini e l’ex vice sindaco di Sorrento Rosario Fiorentino

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