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Massa Lubrense, Lello Staiano: “Il provvedimento del Segretario suscita dubbi…”

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Lello Staiano
Lello Staiano

MASSA LUBRENSE – E’ polemica sulla lettera inviata dal Segretario Generale Valerio Costabile ai responsabili dei servizi, ai componenti dell’OIV e al Sindaco Lorenzo Balduccelli con l’intento di organizzare l’adozione delle determinazioni amministrative che non siano la conclusione di atti già istruiti. Pubblichiamo la nota di Costabile e l’intervento del Capogruppo di opposizione di “Insieme per Massa LubrenseLello Staiano che stigmatizza questa iniziativa giudicandola un “disastro organizzativo”. Scrive Staiano: “Leggo la lettera del Segretario indirizzata ai responsabili di servizio del Comune di Massa Lubrense: tutti gli atti di gestione siano sottoposti al Segretario stesso prima di poter essere resi efficaci.

Non solo: siano resi noti anche al Sindaco. Perché? Per evitare che ricevano contestazioni successive – dal Segretario – quanto alla regolarità e alla completezza. E perché anche al Sindaco? «Per mere esigenze di conoscibilità»: locuzione un po’ misteriosa. Il Sindaco ha un’esigenza psicologica di conoscere gli atti di gestione mentre si formano? Dimenticandosi che il suo ruolo, insieme all’amministrazione è di indirizzo.
Leggo e mi pare di essere entrato nella macchina del tempo: trascinato indietro di decenni. Trascinato al tempo in cui esistevano i controlli preventivi di legittimità. Al tempo in cui i Co.Re.Co. contrattavano con i Comuni i contenuti delle delibere. Al tempo in cui non esistevano autonomia e responsabilità dei dirigenti. Ai tempi in cui il Segretario Generale era la potenza dominatrice degli apparati, con potere di vita e di morte sugli atti. Ai tempi in cui la parte politica, Sindaco in testa, si ingeriva quotidianamente e capillarmente nella gestione, perché questa non era distinta dall’indirizzo, e alla fine non era ben chiaro di chi fosse la responsabilità delle decisioni.

Infatti, con una semplice «letterina» (qual è la natura giuridica di quest’atto?), sono travolti tutti i princìpi che regolano oggi il Comune: responsabilità, unicità della competenza, separazione delle funzioni, trasparenza. È istituito una specie di Co.Re.Co. interno, ma monocratico e con supporto politico. Il quale agirà senza neppure uno straccio di procedimento predefinito.
Tutto tace di fatto, riguardo le modalità con cui i dirigenti dovrebbero operare. Che cosa implica il “porre in visione” un documento? Dover chiedere ed attendere un parere? Se sì, per iscritto o verbale? Tale parere si configura, come un suggerimento oppure come una condizione senza la quale non è possibile andare avanti? In questo scenario, che cosa succederà per i provvedimenti d’urgenza?
Aimè non sono entrato nella macchina del tempo. Leggo la data: 12 ottobre 2017protocollo n. 25/65/17.Tutto questo accade proprio ora a Massa Lubrense! Obiettivo: controllo. Risultato: disastro organizzativo.La strategia in sintesi è determinare – illegittimamente – tutti gli atti di gestione al posto dei dirigenti. E non posso farmene una ragione. La cosa non funzionerà, esporrà l’Ente all’esternoe in più sarà pericolosa. Pericolosa per il Comune e per chi l’ha pensata e messa in opera”. (comunicato stampa)

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