Qualità del mare in Costiera…moderiamo gli entusiasmi!
Le prime analisi dell’Arpac sullo stato di salute del mare della Costiera hanno dato esito favorevole, nel senso che non sono stati riscontrati colibatteri fecali per cui la situazione appare ottimale. Del resto in questo periodo dell’anno e con prelievi effettuati in assenza di piogge il mare della Penisola Sorrentina si presenta davvero splendido, come può constatarlo chiunque lo osservi e come l’hanno verificato coloro che hanno scelto di approfittare delle meravigliose condizioni metereologiche di queste settimane per trascorrere qualche ora in spiaggia rilevando la bassissima temperatura dell’acqua a conferma della sua naturale bontà.
L’abbondanza di commenti entusiasti e di dichiarazioni esaltanti da parte di tanti soggetti che, a diverso titolo, si occupano delle problematiche del mare appare oggettivamente fuori luogo perchè in questi periodi dell’anno le condizioni del mare sono state (e lo saranno ancora per qualche mese) quasi sempre ottimali per la semplice ragione che il sistema fognario non è sottoposto allo stress causato dalla sovrappopolazione conseguente alla stagione turistica ora solo agli inizi.
La moltiplicazione delle presenze determina l’impennata dei liquami che attraversano la condotta originando gli overflow che, soprattutto in caso di pioggia, provocano i disastri che ben conosciamo. Senza considerare che i Valloni versano nelle medesime condizioni che ben conosciamo per cui se a questi fattori – aumento dei liquami fognari e scarichi dai valloni per le piogge – aggiungiamo l’innalzamento stagionale della temperatura e quindi anche dell’acqua è naturale che i prossimi prelievi possano dare esito opposto.
L’unica novità può essere rappresentata dall’entrata in funzione del Depuratore di Punta Gradelle che, a questo punto, si prevede attivo entro giugno. Se pure non funzionerà a regime per quanto concerne la depurazione vera e propria dei liquami, almeno se ne vedranno gli effetti sul piano di una sensibile riduzione dei rifiuti che finiscono in mare a beneficio, quindi, della vista. Questo per restare con i piedi per terra e per mantenere alto il livello di guardia su un problema che non si può considerare assolutamente risolto con quel tanto che è stato fatto e che, oggettivamente, è ancora molto poco. L’auspicio è che si prosegua sulla strada intrapresa adottando comportamenti collettivi sempre più virtuosi essendo i soli in grado di incidere positivamente sulla salute del nostro mare.
Un commento
Alberto Albertoni
È così bando a facili entusiasmi , l’ho scritto: il depuratore non deve assolvere i nostri peccati.In clima Pasquale è facile trovare agnello sacrificale per dimenticare i nostri criminogeni comportamenti di cittadini egoisti per non parlare di quello di politici ed imprenditori