Ci scrive la consigliera di Meta Antonella Viggiano

di Antonella Viggiano

Non voglio leggere nel suo articolo insinuazioni offensive e diffamatorie sui rapporti intercorsi tra gli amministratori peninsulari da lei enumerati, me compresa, e l’ex assessore Sommese. Debbo, tuttavia, significarle che non sono disposta a tollerare il tono sarcastico, pungente ed infondatamente allusivo, oltre che irrispettoso, con il quale lei mi apostrofa “da sempre punto di riferimento di Pasqualino”, vista la natura cristallina del dialogo istituzionale e politico improntato alla massima serietà da me come dagli altri esponenti locali, compreso il dott. Paolo Trapani, da lei scientemente ignorato, che fu addirittura insignito della carica di segretario di Rinnovamento Italiano dall’allora Assessore provinciale Sommese, che di quel partito era alto esponente. Ben diverso il tenore di chi sembrerebbe aver utilizzato tali rapporti per fini illeciti, sui quali, confido, la Magistratura saprà fare chiarezza.

PinP: Gentile Antonella, ma quale insinuazioni! Abbiamo semplicemente cercato di ricostruire rapporti dell’ex Assessore col territorio peninsulare… In politica, sa bene, è naturale essere riferimenti territoriali per qualcuno che opera ad altri livelli istituzionali e, a meno che non si faccia scientemente parte del loro sistema, nessuno può sapere se il proprio riferimento è persona perbene oppure no! Questo però non significa attribuirle alcunchè… Ci mancherebbe! La ringrazio per l’informazione su Paolo Trapani di cui, confesso, non eravamo a conoscenza e, così come per lei, questo non aggiunge o toglie niente alla relazione politica di ognuno di voi con l’ex Assessore che ha avuto un peso preponderrante nel condizionare la politica regionale in settori di vitale e strategica importanza. Ovviamente saranno i processi a giudicare e a ciascuno di conservare o rinnegare le proprie relazioni politiche! ViC