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Tendenze/In Italia cresce la moda dei “compro auto”

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auto usateLa si può chiamare moda, forse con un piccolo sforzo dato che si sta parlando di qualcosa che ha strettamente a che fare con la sfera economica e con la compravendita delle auto. Sarebbe quindi più giusto chiamarla una nuova tendenza del mercato delle vetture. Quel che è certo è che negli ultimi mesi in Italia sta prendendo sempre più piede il settore dei compro auto. Per rendersene conto è sufficiente effettuare una ricerca in rete digitando proprio questa parola e vedere quello che emerge.  Un mondo in forte ascesa che ha trovato le condizioni favorevoli per espandersi: come la crisi economica globale e, più nello specifico, quella peculiare proprio del settore automobilistico, che dal 2008 è andato in picchiata; e come il cambiamento radicale nella mentalità dei consumatori di tutto il mondo. Sia per quanto riguarda l’auto, sia per tutto il resto.

Perché il modo di intendere gli acquisti è profondamente mutato e il settore delle auto è andato dietro a questi cambiamenti. Il meccanismo dei compro auto usate ne è l’esempio.
Un tempo chi possedeva una vettura e voleva venderla non aveva troppe scelte: poteva darla indietro ad un concessionario, permutandola magari con una nuova. Oppure provare a venderla privatamente, armandosi di buona pazienza e iniziando a inserire annunci nei vari giornali di settore.
I compro auto in contanti sono andati un po’a stravolgere questa dinamica. Quello che offrono è un servizio di ritiro immediato di qualsiasi vettura, indipendentemente da marca, modello, anno di immatricolazione e condizioni in cui si trova, offrendo in cambio un pagamento istantaneo.
In sintesi, si porta la propria vettura in sede: la si fa valutare, si riceve un’offerta. Se si decide di accettare, in poche ore si firma il passaggio di proprietà e si riceve un pagamento. Ovviamente per chi è addentro al mercato della auto, il meccanismo potrebbe suggerire qualche elemento di criticità. Su tutti, il pagamento.

Ricevere un pagamento in contanti non è mai un qualcosa da farecon leggerezza. Ferma restando la soglia imposta per legge a transazioni di questo tipo, che è stata innalzata ora a 2.999 euro, rivolgersi ad aziende che offrono acquisto di auto usate in cambio di banconote per alcuni potrebbe non essere così allettante.  Ovviamente a fare la differenza è la capacità di scelta da parte dell’utente: il web è pieno di tutto. Si possono trovare affari così come potenziali rischi. Di soggetti attivi nel mercato del compro auto ce ne sono ormai tanti. È quello che conta è proprio saper valutare. Per fare un esempio, alcuni di questi operatori sono spesso stranieri e non hanno neanche una sede fisica in Italia. Di contro ci sono aziende strutturate sul territorio, con una sede regolare. Anche per la questione pagamenti cui facevamo cenno sopra, non tutti pagano in contanti: molte aziende vanno a liquidare il cliente tramite bonifico o assegno circolare. Forme di pagamento un po’ più sicure e controllate e che possono offrire qualche garanzia in più.

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