Regione Campania, intervista a Chiara Marciani Assessore alla Formazione e Pari Opportunità
Pubblichiamo l’intervista all’Assessore al Lavoro e alle Pari Opportunità della Regione Campania, Chiara Marciani, realizzata da Lucia Gargiulo e pubblicata sulla rivista periodica del Centro Studi dell’ANCL della Campania
di Lucia Gargiulo
In una mattinata serena con un sole che abbaglia e brilla sulle foglie di alcuni alberi, da farli sembrare un “sipario teatrale”, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare ed intervistare l’Assessore alla “Formazione e Pari Opportunità della Regione Campania”: Chiara Marciani. Nell’intervista abbiamo toccato numerosi punti che spaziano dagli obiettivi del mandato fino a quali sono le principali tematiche da affrontare per ottenere dei reali cambiamenti a favore della formazione e degli Enti preposti.
La sua priorità è la formazione, infatti per puntare allo sviluppo economico del territorio, ha volto lo sguardo alla formazione dei ragazzi attraverso stage , tirocini e percorsi specifici e ha pensato di uniformare i vari corsi di formazione già esistenti, ci spieghi in che modo avviene questo standard dei corsi.
La riforma del sistema della formazione è iniziata approvando un metodo di standardizzazione che garantisca a tutti gli allievi di avere una certezza ed uniformità delle competenze da acquisire. Ovunque nel territorio della Regione Campania. E non solo: è stato inserito anche il riferimento al livello EQF previsto dalla Commissione europea per garantire la validità della qualifica ottenuta a livello europeo. Abbiamo inoltre approvato il sistema “SCRIVERE” che prevede, tra l’altro, la certificazione delle competenze acquisite in maniera informale ed informale. Ciò permetterà a chi ha acquisito delle competenze, magari lavorando, di poter ottenere, tramite crediti formativi, una qualifica professionale.
Ha sottolineato che occorre rimettere ordine nel sistema della formazione, prima di procedere a nuovi corsi di formazione, tirocini e stage. Ci sembra di capire che il suo non è un discorso sulla quantità dei corsi dei vari Enti di formazione accreditati ma sulla qualità dei corsi di formazione che offrono, che ne pensa abbiamo interpretato bene il suo pensiero?
Esattamente. Il sistema di accreditamento della Regione, ad esempio, punta molto sulle strutture degli enti di formazione, direi sul “contenitore” e poco sul “contenuto”. Per questo stiamo rivedendo il sistema nella sua interezza, prevedendo penalità per chi non rispetta le regole e premialità per le eccellenza nella formazione. In realtà il vecchio sistema prevedeva già qualcosa del genere, ma non è mai stato attuato. Pertanto stiamo snellendo l’iter, anche in un’ottica di sburocratizzazione ed anche al fine di accelerare i tempi di evasione delle pratiche, prevedendo regole che siano realmente attuate. Anche il sistema dei controlli sarà reso più veloce ed efficace, così come anche le modalità di certificazione finale. E’ importante che il momento dell’ esame di fine corso sia volto in primo luogo a verificare le competenze acquisite, ma anche a valorizzare gli allievi per quanto appreso.
In che Consiste il “repertorio regionale delle qualifiche professionali e l’inserimento delle professioni considerate”di nicchia”.
Il repertorio comprende tutti i profili professionali divisi per settori economici. Al fine di rispondere alle esigenze del territorio, e del mondo imprenditoriale, è un documento in costante aggiornamento. Provvediamo infatti ad inserire, nuove figure professionali al passo col tempo e che possano essere volano di occupazione.
Anche nell’avviso in corso di finanziamento, dedicato agli IFTS, ad esempio, volti a finanziare percorsi formativi in raccordo con imprese ed università, le figure professionali possono essere proposte direttamente dal soggetto proponente al fine di essere quanto più rispondenti alle necessità delle imprese.
Ogni profilo professionale, inoltre, è declinato per competenze ed abilità. Ciò al fine di rendere più semplice e più trasparente il sistema della certificazione delle competenze.
Per aver pari dignità, bisogna fare pari sacrifici, non crede che questo sia la chiave per avere pari opportunità, sia nel mondo del lavoro, che in Famiglia?
E’ fondamentale avere strumenti che permettano alle donne di avere pari opportunità nel mondo del lavoro e, perché no, avere strumenti che incoraggino anche gli uomini ad avere un ruolo più attivo in famiglia e soprattutto con i figli. Parte da questo presupposto l’avviso che abbiamo voluto finanziare col Fondo Sociale Europeo.
Credo che sia un segnale importante il fatto che la programmazione 2014 -2020 si è aperta con un avviso destinato proprio alle attività conciliative, nel caso specifico l’Avviso “accordi territoriali di genere” volto da un lato ad aumentare l’occupazione femminile tramite anche i “concilia point” e dall’altro a migliorare i servizi conciliativi per le donne finanziando la creazione di nidi, micronidi, ludoteche, campi estivi e altre iniziative simili.
Ringraziamo l’Assessore Chiara Marciani per la disponibilità, la simpatia e la spontaneità con la quale ha risposto alle nostre domande e nel salutarla notiamo un’aureola lasciata da un aereo come un saluto dedicato a Noi e che chiude quel “sipario” aperto per Noi Tutti dal sole.