Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Il 19 luglio del 1992 Paolo Borsellino veniva ucciso dalla Mafia…Resistiamo!

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BorsellinoDi tempo ne è trascorso davvero tanto – 26 anni – dalla stagione delle stragi mafiose che assassinarono prima Giovanni Falcone e poi Paolo Borsellino con le loro scorte in una sequenza dell’orrore che resta ancora viva negli occhi e nella memoria di chi quelle stagioni le ha vissute e le ricorda. Matteo Renzi nel ’92 aveva 17 anni ed oggi è Presidente del Consiglio oltre che capo del PD, cioè dello stesso partito che ha in Giorgio Napolitano forse il depositario dei segreti di Stato su quella stagione infame su cui è stato fatto calare un silenzio omertoso, negando la conoscenza dei fatti conosciuti come la Trattativa.

borsellino e falconeCome qualsiasi adolescente dell’epoca Renzi avrà vissuto marginalmente il dramma di un Paese che vedeva cadere uno dopo l’altro, sotto i colpi di una Mafia collusa con lo Stato, gli uomini simbolo del riscatto civile e morale di un Paese devastato dalla corruzione e dai poteri criminali collusi con la politica o assurti essi stessi al rango di classe dirigente, politica e di governo. Per questo certe commemorazioni oggi ancora di più stonano nelle parole di certi personaggi che col proprio operato ogni giorno attentato alle libertà democratiche che pure hanno giurato di difendere! Oggi dobbiamo onorare la memoria di questi caduti con una vera Resistenza in grado di scongiurare il collasso sociale ed economico utile ad asservire il Paese a un ceto politico minaccioso per la salvaguardia degli interessi generali e delle libertà democratiche! Resistiamo quindi nel nome di Borsellino e di Falcone e di quanti ieri come oggi restano in prima linea a difesa delle istituzioni repubblicane, dello Stato di diritto, della giustizia e della libertà di partecipare!

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