Sorrento

A proposito del Trenino a Sorrento e delle polemiche “strumentalizzate” dalla stampa!

Stampa

Trenino ColucciSui social si legge di tutto e di più e nella grande piazza dove tutti si sentono autorizzati a dire qualunque cosa a tutti stupisce che un giornalista possa prendere spunto da una “denuncia pubblica” per approfondire un tema diventato di pubblico dominio per spontanea scelta dell’interessato. Nel caso una gara pubblica al Comune di Sorrento di cui anche noi abbiamo pubblicato il post avendo colto, come il collega Salvatore Dare su Metropolis, l’interesse generale ad un approfondimento. Ebbene ieri, sempre su facebook, l’autore del post “incriminatoFabio Colucci ritorna piccato sull’argomento “bacchettando” la stampa. Leggiamo che cosa scrive Colucci e che cosa replica Dare di Metropolis.

COLUCCI: “Leggevo in data odierna l’articolo di Metropolis che integralmente ha riportato un mio Post pubblicato su Facebook. Non sono molto d’accordo sul fatto che i giornalisti riportino sui loro giornali i nostri pensieri; ma se questa è la libertà di stampa, mi inchino al diritto. Al di là di questo però voglio chiarire una posizione, perché c’è in giro una sorta di toto identikit che cerca di individuare il destinatario dei miei pensieri e qualche volta è stato fatto il nome di una persona che non c’entra nulla nella vicenda del trenino. Pertanto a caratteri cubitali affermo che : ” Il Sig. Alfonso Ronca Patron della Cooperativa T. Tasso e la sua Stimata Famiglia, non c’entrano per nulla in ciò che ho scritto o detto”. Perciò si sgombri definitivamente il pensiero su queste persone, perché come detto, assolutamente non sono loro i destinatari delle mie esternazioni; è tutt’altra gente. Con questo chiudo e non rispondo più a nessun tipo di messaggio o altro. Lasciateci fare!!!

DARE (METROPOLIS): L’articolo “incriminato” l’ho scritto io e alla luce del post avverto la necessità di dire certe cose. Premessa: il trenino è una circostanza che tocca interessi e conseguenze pubbliche (oltre che private). Non c’è bisogno di dire che trattandosi di un servizio oggetto di concorso comunale ha una rilevanza pubblica anche per ciò che concerne l’aspetto giornalistico per l’informazione locale. Precisato questo, il fatto che ci siano stati intoppi ed “errori” precedentemente all’assegnazione della concessione (altro atto pubblico!) rende più robusta la rilevanza pubblica della circostanza, peraltro già pubblicata su giornali e siti. C’è stata anche a mezzo Fb una mezza sollevazione popolare per l’assenza del trenino e tutto ciò è documentabile né strumentabile. Poi se dopo l’assegnazione della concessione il vincitore del concorso su Fb circa l’iter comunale scrive apertamente di “giochi a tre carte”, “sciacalli” e “teste di legno” sollevando ombre su tutta la procedura e sui concorrenti preannunciando una denuncia, ciò non fa altro che rappresentare ulteriormente una notizia e una evoluzione della vicenda che contiene ancora di più margini di interesse pubblico.

Caro Fabio tu sei stato anche amministratore pubblico della nostra città e ciò rende più consistente la situazione, nel senso che acuisce il diritto dovere – alla luce del tuo post – di una cronaca dei fatti. Ora mi pare fin troppo semplicistico dire che non volevi finire sui giornali o altro. Premesso che già prima del mio articolo alcuni siti e blog hanno riportato il tuo post (diffuso su altre bacheche proprio per darne maggiore pubblicità, non credi?), io sono dell’avviso che ognuno dovrebbe capire che quello che fa o dice può anche avere una rilevanza pubblica. E da ciò ne deriva una rilevanza giornalistica. Mi auguro che a seguito dell’annuntio vobis della denuncia la presenti realmente sempre se ritieni di aver ravvisato estremi di turbativa d’asta e truffa: parole tue e non mie! Altrimenti rischieremmo di fare la fine di quelli che Sciascia chiamava i professionisti dell’antimafia. Ovvero di coloro che cercano pubblicità o altro parlando di legalità senza però perseguirla fino in fondo anche facendo denunce. Ma sei persona stimata e credibile e dunque su questo metto la mano sul fuoco. Sulle incomprensioni dettate dal tuo sfogo non entro visto che non è un fatto su cui io c’entro. Altrettanto sono convinto che questa tua precisazione non sia dettata dal fatto che hai pensato a mente fredda di avere esagerato. E chiudo: quando l’iter era bloccato e il concorso è stato annullato era bello e positivo che la questione fosse finita sui giornali. Adesso invece no. La vita è strana. Spero di poter chiarire da vicino tutto ciò, un abbraccio e buon lavoro!

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