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Meta, Paolo Trapani segretario PD “richiama” il Sindaco Tito a cambiare registro…

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Paolo Trapani
Paolo Trapani

Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

META – L’idea del Sindaco Giuseppe Tito di sopprimere la fermata della Circumvesuviana nelle ore mattutine (8-12) dei fine settimana per scongiurare la discesa dei pendolari del mare che si riversano a Meta per recarsi alle spiagge determinando confusione e alimentando situazioni di tensione che sfociano anche in episodi di microdelinquenza, ha fatto sobbalzare sulla sedia Paolo Trapani segretario del PD metese. “Mi stupisce il modo semplicistico con cui si affrontano problemi seri e che tutto sono fuorchè emergenze visto che da sempre sappiamo che durante l’estate Meta deve far fronte a questa specie di invasione che in alcuni casi ha determinato situazioni incresciose e anche di pericolo. L’accoltellamento è sicuramente un episodio straordinario, ma certamente non ne scongiuriamo il ripetersi decidendo di non lasciar scendere la gente dal treno a Meta… Siamo seri!“, commenta l’ex sindaco e oggi responsabile del Pd che annvoera tra i propri iscritti proprio l’attuale primo cittadino.

Che i rapporti tra Tito, il segretario Trapani e il PD locale non siano eccellenti lo sanno anche le pietre della strada vista anche la difficoltà a dar vita a un gruppo consiliare con gli eletti iscritti al PD, obiettivo perseguito da Trapani per dare sostanza e visibilità anche politica all’azione amministrativa. Tito però non sembra viaggiare sulla stessa frequenza d’onda per cui le tensioni sono all’ordine del giorno, ma ancora circoscritte. “Quello che critico del Sindaco è il modo di approcciare i problemi sempre e soltanto in una dimensione d’emergenza, di calamità, di pronto intervento – evidenzia Trapani – mai nell’ottica di una pianificazione, di una programmazione che consenta di inquadrare i problemi in modo più appropriato adottando soluzioni coerenti e convenienti per il Paese. Ma, dico, come si può anche soltanto ipotizzare di risolvere il problema chiudendo la stazione? E’ come se il Sindaco decidesse di ridurre la pressione del traffico vietando alle macchine di passare per Meta! Ma stiamo scherzando o facciamo sul serio? Questo problema Tito lo conosce e non da oggi e quando è stato eletto sindaco mi sembra ne abbia fatto un punto di forza del suo impegno sul campo…Da allora che cosa è cambiato? Nulla, perchè non si è affrontata la questione per quella che è escogitando soluzioni appropriate!

Questo modo di agire del Sindaco, sempre in prima persona, tuffandosi  spettacolarmente in mare dal molo o alzandosi i pantaloni per immergersi nel pantano della piazza allagata, cioè un presenzialismo sul campo sempre confortato dallo scatto fotografico, dà un’idea sbagliata del ruolo del Sindaco e del corretto esercizio delle sue funzioni. Ecco qui, come Partito ci piacerebbe anche ragionare insieme al Sindaco sulle soluzioni più appropriate ai tanti problemi del Paese e sicuramente sarebbe lui il primo ad avvantaggiarsene insieme alla nostra cittadina! Per chi ha senso dell’appartenenza politica e dice di improntare i propri comportamenti a una visione politica, il confronto dialettico nel partito rappresenta un valore aggiunto in grado di rafforzare la leadership amministrativa senza incorrere in gaffe ed errori che mortificano la persona, ma soprattutto la carica ricoperta!

Non voglio tornare sul caso della diserzione da parte di Tito della riunione del direttivo del PD adducendo a scusante concomitanti impegni istituzionali per scoprire dopo qualche ora che il Sindaco stava invece festeggiando l’ultimo scudetto della Juve a tavola con gli altri soci del club! Insomma voglio dire che se a Meta abbiamo dato vita a un partito e se abbiamo un Sindaco del PD, chi milita in questo partito vuole concorrere a pieno titolo alla vita politica e pubblica locale. Perchè, invece, dev’essere mortificato in tale aspettativa proprio dal Sindaco che si professa un uomo di partito con la P maiuscola?“. Che cosa pensa di fare il Segretario PD? “Credo che il confronto nel PD possa soltanto essere d’ausilio al Sindaco perchè questa dialettica è preziosa e consente di evitare o di ridurre al minimo gli errori che sono sempre in agguato! Ci sono tanti argomenti sui quali occorrerebbe confrontarsi e mi stupisce anche l’inerzia dell’Opposizione su talune questioni che invece dovrebbero essere discusse da tutte le parti, non solo dalla maggioranza o dal partito del sindaco! Meta è una realtà dove resta ancora vivo, per fortuna, il desiderio di partecipare alla vita politica: allora non mortifichiamolo questo desiderio e superiamo la stagione del super-sindaco per dare una svolta vera alla nostra cittadina“.

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