A proposito di traffico e dell’inconsapevolezza della politica peninsulare
Ieri, domenica 20 dicembre 2015, a causa della “Maratona Cost to Coast” non solo Sorrento ma l’intera Penisola Sorrentina sono rimaste letterlamente schiacciate in una morsa da traffico che ha avuto pesanti ripercussioni sulla mobilità. Una situazione tanto critica da indurre un moderato, ma attento cronista qual è Antonino Siniscalchi a pubblicare un pesante atto d’accusa nei confronti degli organizzatori della kermesse sportiva nella domenica che inaugura la settimana natalizia. Critiche giuste che ovviamente altro destinatario non hanno che l’Amministrazione Comunale di Sorrento che sui social ha esibito il successo dell’evento sportivo con 2000 atleti partecipanti e contorno di accompagnatori che, a conti fatti, non hanno prodotto effetti, o quasi, sull’economia dell’accoglienza sorrentina.
Nè poteva essere altrimenti e la Città, rassegnata, ha subito. Il punto centrale del ragionamento di Siniscalchi è pienamente condivisibile: sulla mobilità ruotano tutti gli interessi di Sorrento e della Penisola Sorrentina per cui ci sono occasioni e situazioni in cui è inconcepibile inibire la circolazione per far svolgere un evento sportivo nel pieno centro cittadino. Molto meglio, cioè più idoneo e salutare, sarebbe stato il percorso a la Pineta de Le Tore, ma lì, scrive Siniscalchi, non è possibile fare passerella… Anche il Presidente dell’Ascom Franco Parisi ha di che lamentarsi, ma quello che nessuno di loro fa è rivolgersi apertamente ai responsabili di questo disastro, cioè ai vari Assessori. Da oggi a domenica, esperienza insegna, la mobilità in tutta la Penisola Sorrentina metterà a dura prova la pazienza di automobilisti e pedoni perchè nella settimana di Natale, per fortuna all’insegna del bel tempo, tutti si spostano in lungo e in largo con ogni tipo di mezzo e i risultati li conosciamo e li subiamo puntualmente ogni anno. Già che ci troviamo perchè non affrontiamo un altro problema, strettamente connesso sia alla mobilità sia alle attività commerciali: quello dei mercatini rionali che per tutta la settimana si svolgono nei Comuni peninsulari con un effetto devastante sulla mobilità, ma che gli Amministratori Comunali fingono di non vedere.
Per esigenze di sicurezza, oltre che di mobilità, in taluni periodi dell’anno – e Natale è il primo di questi – si dovrebbe consentire lo svolgimento dei mercatini nello stesso giorno in tutti i Comuni in modo che gli ambulanti possono scegliere quale piazza prediligere per i loro affari, senza dar vita a quella vera e propria invasione che si attua tutte le settimane dell’anno a scapito, oltre che della mobilità, anche dell’economia commerciale del territorio le cui sorti non vengono mai davvero prese in considerazione da Sindaci e Assessori al Commercio col varo di provvedimenti utili e intelligenti come appunto quello di concordare una sola giornata di svolgimento dei mercati nelle settimane di Natale, Capodanno ed Epifania. Con ciò invogliando anche gli esercenti a posto fisso ad attuare promozioni in grado di attirare i consumatori. Per tutto il resto sono proprio i Comuni ad occupare piazze e strade per eventi che, stante la tipicità della Costiera, andrebbero rigorosamente svolti in realtà circoscritte, all’aperto o in locali, per favorire al massimo la circolazione automobilistica senza disincentivare coloro che, da fuori Costiera, rinunciano al viaggio per non restare ostaggio del traffico in tilt.
Il problema è che ormai nei Comuni soprattutto taluni Amministratori si sono trasformati in impresari di spettacolo che con eventi e manifestazioni mantengono vivo e vegeto un circuito artistico (o pseudo tale) che rappresenta un’importante rendita elettorale! Gli impresari però non sono buoni amministratori e i Comuni non hanno bisogno di questo tipo di figure per occuparsi dei problemi del Paese. All’occorrenza gli impresari si assoldano e fanno il lavoro che serve. Un altro esempio di indifferenza della politica rispetto alle esigenze dei cittadini è quello che si è verificato stamane a Piano di Sorrento dove la presenza del primo mercatino rionale in Via delle Rose già pesantemente condiziona la mobilità non solo interna al Comune. Per l’intera mattinata di oggi è rimasta chiusa al transito la Piazza Cota per consentire di smontare il palco utilizzato per gli eventi di sabato e domenica sera. Sicuramente sarebbe stato più utile e opportuno far si che gli addetti smontassero il palco subito al termine della manifestazione, come in talune circostanze avviene, in modo da far trovare libera la piazza all’indomani mattina. Non è che ci voglia tanto a prevedere e a mettere in atto queste cose. Peccato che amministratori con sulle spalle pluridecennali esperienze non pensino mai a dare risposte concrete e anche per nulla onorose a certi problemi quotidiani di questo territorio. E ora ci pensa la Caccia al Tesoro di Natale a creare qualche altro ingorgo…
Un commento
Gemma s
Molte cose son giuste ma voi ci pensate anche a chi abita in piazza cota e che la notte deve dormire x andare al lavoro il giorno dopo?
Stamattina ho preso qualcosa in uno dei bar della piazza per scambiare 4 chiacchiere con una amica, sedute ai tavolini esterni: impossibile.
Gli addetti allo smontaggio facevano un continuato rumore ben oltre i decibel consentiti, sbattendo conrinuamente tubi innocenti a terra senza alcun tipo di tentativo di limitare al minimo i disagi.
Allora sta povera gente che in piazza ci vive che sovrebbe fare? Tra montaggio e smontaggio di albero e luminarie, palchi un giorno si e uno no e il casino dei clacson delle auto osracolate da quelle parcheggiate sempre davanti a uno dei maggiori bar ostacolando la circolazione e schiamazzi notturni che hanno fatto di male loro perdoversi sempre sopportare questi rumori molesti?