Campania,  Italia

A proposito di Gori…Claudio d’Esposito e l’impegno del WWF. Video

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Claudio d'Esposito WWfdi Claudio d’Esposito*

Il WWF è da oltre un decennio in prima linea nel denunciare episodi di grave inquinamento del mare, che hanno portato all’apertura di diversi filoni di indagini da parte della magistratura ed al conseguente accertamento di responsabilità con rinvii a giudizio per i responsabili della GORI che, spesso, hanno trovato nella decorrenza dei termini, la prescrizione ai reati loro contestati. Da ricordare la sentenza in appello, che vedeva costituito in giudizio il WWF Penisola Sorrentina contro gli ex vertici della Gori (tra cui il sig. Alberto IRACE promosso successivamente nel 2014 ai vertici ACEA), che ha visto gli imputati assolti dal reato di scarico senza autorizzazione provinciale di acque altamente inquinate dalla vasca di sedimentazione del depuratore di Torca nel rivolo Zappino, che a cielo aperto e per cascata si riversava nello spazio marino sottostante, e prescritti per decorrenza dei termini gli altri gravi reati.

In particolare si è prescritto il reato (art. 734 c.p.) di alterazione, tramite scarico a mare di reflui altamente inquinati del rivolo Zappino, delle bellezze naturali del luogo sottoposto a vincolo paesaggistico ex lege 431/85, con un vero e proprio deturpamento dell’intera area, interessata da uno sversamento a cascata di reflui, e dalla presenza di vaste chiazze di densa e fitta schiuma, in sospensione sulla superficie marina, con gravissimo impatto estetico/ambientale, per la bellezza ed il pregio della zona, nonché con distruzione della flora sottomarina e trasformazione naturale dell’habitat relativo, con trasformazione della colorazione della acque, interessate da un innaturale aspetto torbido, e il reato (p. e p. dall’art. 19 comma 3 lett b, L. 394/1991) consistente nel cagionare l’alterazione dell’ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche ed idrobiologiche delle acque marine sottostanti lo scarico abusivo. Ancora una volta gli inquinatori sono stati assolti per prescrizione ed è stato violato il principio comunitario fondamentale “chi inquina paga”. Sintomatica, al processo contro la Gori, l’assenza dell’Area Marina Protetta Punta Campanella nelle cui acque si riversava la fogna, e dell’Amministrazione Comunale di Massa Lubrense che da tale condotta criminosa ha ricevuto danni economici e di immagine.

Video On. Luigi Gallo M5S

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