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Depuratore e disinquinamento del mare, la Beneduce convoca i Sindaci in Commissione

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Flora Beneduce2014Il disinquinamento del mare, com’era prevedibile, diventa anche una partita politica giocata a livello regionale tra il PD e FI che sembrano contendersi un protagonismo su un tema dei più scottanti per la Penisola Sorrentina dove parole, impegni, promesse lasciano il tempo che trovano dovendo fare i conti con la realtà che ha sconvolto il ferragosto a seguito degli overflow provocati dai temporali che hanno trasformato il mare in una fogna. Il PD in pompa magna si è recato lunedì sul cantiere del Depuratore di Punta Gradelle con la delegazione guidata da Mario Casillo, capogruppo del PD in consiglio regionale. E’ di ieri l’annuncio di Flora Beneduce, consigliera di Forza Italia e segretaria dell’ufficio di presidenza, che martedì 22 settembre 2015 si terrà un’audizione dei Sindaci della Penisola in Commissione Ambiente.

Questo il comunicato della Beneduce: “Martedì il problema dell’inquinamento marino in Penisola sorrentina sarà affrontato dalla commissione Ambiente, in audizione con i sindaci dei comuni che insistono sul territorio della costiera e i soggetti istituzionali interessati”.
È soddisfatta Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania, che, con la convocazione della commissione consiliare permanente che si occupa di Ambiente, Energia e Protezione civile in programma martedì alle ore 10.30, incassa un risultato importante per la salute del mare e per il comparto turistico della fascia costiera cha va da Vico Equense a Massa Lubrense.
“Mi sono fatta promotrice di questo incontro per tracciare gli indirizzi di un’azione tecnica di prevenzione e salvaguardia del litorale marino e costiero. Auspico un’azione congiunta per contrastare tutte le concause dell’inquinamento marino, attraverso il controllo e la rimozione delle condizioni di abuso ambientale, che rischiano di affossare l’economia della Penisola sorrentina”.

Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

Su questo tema la Beneduce aveva già tentato qualche anno fa, quando la Regione era governata da Stefano Caldoro, di ritagliarsi un ruolo di primo piano annunciando, nel dicembre 2103, che entro due anni i lavori sarebbero stati conclusi. Salvo poi prendere atto della situazione che, ancora una volta e forse in modo ancora pioù drammatico, si è presentata agli occhi di tutti qualche giorno fa: mancano circa 21 milioni di euro da pagare alla ditta per l’opera. Altrettanti, e forse più, ne occorrerebbero per la bonifica della rete fognaria, gli interventi sulla condotta e sui Valloni peninsulari per creare le condizioni di agibilità del depuratore come è stata crudemente spiegato dall’Assessore Gennaro Cinque (ex sindaco di Vico) nell’incontro di lunedì con il PD e con il sindaco di Meta Giuseppe Tito di cui è possibile vedere i video pubblicati in home page.

Gennaro Cinque
Gennaro Cinque

Nell’incontro in Commissione Ambiente si dovranno fare i conti con i costi dell’intervento e con la copertura finanziaria che la Regione è in grado di assicurare attraverso un piano di interventi da mettersi in campo al più presto se si vuole scongiurare per la prossima estate un disastro ancora più grave di quello verificatosi ad agosto. I Comuni devono decidersi a fare delle scelte e a convogliare risorse finanziarie a sostegno dell’intervento perchè è evidente che rappresenta una priorità assoluta per tutti. Ulteriori indugi non possono giustificarsi per cui si attende un’assunzione di responsabilità collettiva da parte dei primi cittadini per dare quelle risposte che Cinque ha posto come condizione sine qua il depuratore, ancorchè completato, potrà diventare operativo.

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