Boxlandia/4: interviene anche Antonio Di Pietro a sostegno di Antonetti
SORRENTO – Boxlandia, la vicenda del piano di 252 box in corso di realizzazione a Vico Rota, fa registrare anche l’intervento dell’On. Antonio Di Pietro, leader nazionale dell’Italia dei Valori. Lo rende noto con un comunicato Giovanni Antonetti, responsabile locale dell’IdV. “La trasparenza nella gestione della res pubblica è uno dei pilastri dell’Italia dei Valori. Per questo motivo siamo sempre stati vicini a quanti portano avanti le nostre battaglie sul territorio stanando le cricche e smascherare intrighi e irregolarità”. Lo afferma il presidente IdV, Antonio Di Pietro, in merito al caso del parcheggio di Vico Rota, a Sorrento, i cui lavori sono iniziati in barba al piano urbanistico territoriale e ai vincoli paesaggistici, assicurando “pieno sostegno all’avvocato Giovanni Antonetti, esponente del partito locale, che ha già presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per chiarire le irregolarità e per far emergere l’intreccio tra politica e affari che si nasconde dietro la vicenda e che coinvolge direttamente il Sindaco di centrodestra, Giuseppe Cuomo”.
“Occorre far luce su tutte le incongruenze di questa storia: sotto il profilo proprietario, della legittimazione e dell’iter dei permessi e della conformità del progetto con i vincoli paesaggistici e urbanistici – continua il leader dell’IdV – e continuare a battersi contro l’ennesimo scempio ambientale che ha come vittima il territorio”. Per la realizzazione dei 252 box interrati previsti dal progetto, nelle scorse settimane le ruspe hanno già abbattuto decine di alberi di agrumi, ulivi, noci e ciliegi che occupavano un fondo agricolo di circa 3.200 mq. Il proprietario del terreno è Adriano Bellacosa, esponente campano del Pdl, mentre ad eseguire i lavori è la Edilgreen di Giuseppe Langellotto, a sua volta legato al primo cittadino di Sorrento, suo socio in un’altra società, la Nizza srl. La Soprintendenza e la commissione edilizia comunale si sono già espresse negativamente sul progetto che alla fine è partito grazie ad un commissario straordinario ad acta, chiesto e ottenuto dalla Edilgreen, che ha dato semaforo verde alle ruspe.