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Meta: il Consiglio “rettifica” le delibere da noi segnalate, ma…

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Michele Castellano
Michele Castellano

Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

META – Il Consiglio comunale ha dovuto prendere atto che la nostra segnalazione del 6 dicembre 2014 relativa ai presunti errori materiali compiuti in sede di verbalizzazione e di pubblicazione degli atti approvati era circostanziata e quindi ha proceduto all’approvazione di una “deliberazione correttiva” che, negli intenti, avrebbe dovuto sanare gli errori rilevati come si evince dall’atto che pubblichiamo. E’ sicuramente interessante leggere il dibattito che ne è nato perchè da esso scaturiscono tutta una serie di considerazioni, politiche e amministrative, che riteniamo siano meritevoli di attenzione.

Antonella Viggiano
Antonella Viggiano

Innanzitutto la polemica del Sindaco Giuseppe Tito che anzicchè riconoscere e apprezzare il “contributo” reso all’Amministrazione dal nostro blog, coglie l’occasione per criticarci. Se non avessimo avuto ragione, evidentemente non avrebbe proceduto a “rettificare” gli atti. Anche la leader dell’Opposizione, la consigliera Antonella Viggiano, non ci fa una bella figura col suo intervento. Innanziutto perchè si lascia rimproverare dal Sindaco come fosse una scolaretta che arriva in ritardo in classe e per questo non ha quasi diritto di parola. Poi, quasi per farsi perdonare, perchè si associa alle valutazioni del primo cittadino su presunte interferenze e intenti di delegittimazione della trasparenza amministrativa scaturiti dalle rilevazioni sugli atti imperfetti. Nel merito la Consigliera “sfiora” gli argomenti che, se opportunamente motivati, comporterebbero l’annullamento e la riapprovazione delle delibere in questione per consacrarne legittimità ed efficacia.

Le “inconsapevoli firme” del presidente del Consiglio, Michele Castellano, apposte sotto atti approvati in sua assenza aprono infatti una questione di ben altra portata e che, ancora una volta, viene sottovalutata o non compresa, mentre ruolo principale dell’Opposizione è proprio quello della vigilanza sull’operato amministrativo che si esplica attraverso gli atti prodotti. Dopo che Sindaco e Segretario comunale giustificano le “inconsapevoli firme” di Castellano a convalida degli atti come “inconsapevoli e ingenue“, una qualunque Opposizione avrebbe chiesto seduta stante le dimissioni del Presidente del Consiglio per l’assoluta incapacità di svolgere il proprio ruolo visto che firma le carte senza neanche leggerle e quindi con superficialità e approssimazione esponendo l’Amministrazione e sè stesso a gravi ripercussioni che non possono essere riparate con tanta improvvisazione!

La prima “delibera incriminata” è la N°73 del 27/10/2014 alla cui approvazione il Presidente Castellano si assentava evidentemente consapevole del fatto di doversi astenere dalla discussione ed approvazione dell’argomento (il piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale) per non ingenerare un conflitto d’interessi rispetto agli effetti prodotti da tale atto visto che il bene alienato dal Comune veniva successivamente acquistato da un proprio parente. Rispetto a tale consapevolezza originale subentra e vengono certificate e consegnate ai posteri in un atto ufficiale del Consiglio l’inconsapevolezza e ingenuità del Castellano nel convalidare tale atto. Non solo, ma anche quello successivo – Delibera N°74/2014 – e forse ancora più importante visto che si tratta di variazione al bilancio di previsione che ha prodotto anch’essa effetti, cioè impegni di spesa con un atto irregolare e illegittimo visto che anche la  forma conferisce legittimità e validità agli atti della pubblica amministrazione. A questo punto bisogna necessariamente tirare in ballo il Segretario comunale, Luigi Salvato, perchè dalla verbalizzazione degli atti emergono tante e tali contraddizioni che non possono passare inosservate.

La delibera N°83 del 10/12/2014 approvata dal Consiglio ha la finalità di corregge l’inconsapevolezza e l’ingenuità compiuta da Castellano che in qualità di presidente approva una delibera che rettifica un atto dove lui era assente (come certificato dal Segretario) e che quindi non lo avrebbe dovuto veder presente e ancor di più sottoscrittore della medesima deliberazione correttiva che, a questo punto, Castellano concorre di fatto ad approvare. In secondo luogo nella delibera N°83 il Segretario dichiara di essersi accorto soltanto in mattinata (quella del consiglio del 10 dicembre) che lo stesso errore, cioè la firma di Castellano, è stato compiuto anche con la delibera n°74 del 27/10/2014 (quella della variazione di bilancio) e chiede al Consiglio di voler contestualmente sanare anche ques’altro errore. Senza nomeA questo punto occorre rilevare che il Sindaco Tito palesa un dubbio sull’ammissibilità di una modifica a un atto non contemplata all’ordine del giorno e chiede al Segretario se è possibile farlo.

La risposta del dott. Salvati è eloquente e la lasciamo al commento dei lettori non senza però evidenziare un dato: la correzione della delibera N°74 non poteva essera approvata dal Consiglio comunale per due ragioni: prima perchè non prevista all’ordine del giorno della seduta e, per legge, non possibile discutere ed approvare un atto che non sia stato preventivamente posto all’odg della seduta, cioè a preventiva conoscenza di tutti i Consiglieri. Di questo dovrebbe essere consapevole in primis il Segretario oltre il Presidente del Consiglio e lo stesso Sindaco. Seconda ragione: nell’eventualità il Consiglio avesse voluto procedere con la correzione della delibera, ancorchè non fosse stata prevista all’odg, tale decisione doveva e poteva essere assunta se fossero stati presenti tutti i Consiglieri comunali che, con voto unanime, deliberavano di voler procedere anche a tale seconda rettifica. Invece risultano assenti 3 Consiglieri e la correzione della delibera è perciò inficiata e quindi invalida ad ogni effetto. Il Segretario Comunale non può non tenerne conto, così come non possono non tenerne conto chi esercita poteri di vigilanza. Anche in questo caso il Presidente Castellano si sarebbe dovuto assentare visto che, risultando assente nella deliberazione originaria, non aveva titolo per modificare un atto alla cui formazione non aveva concorso, tanto più a risottoscriverlo e a ripubblicarlo. Tutto questo ha un senso che sicuramente non fa onore alla maggioranza, ma conferma che l’Opposizione non fa o non sa fare la parte che la legge le riserva a garanzia della vigilanza sulla correttezza e sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione che significa anche assicurare la regolarità delle procedure, la formalità e la validità degli atti che essa produce e attraverso cui “parla e opera“. traPer finire il dibattito riserva anche un aspetto politico che viene spiegato dal Sindaco Tito che dichiara: “...Se qualcuno vuole agire con un retro fine io non lo consento a nessuno, non lo consento nè alla minoranza, nè a chi si permetteva di dire quando stava seduto in consigli comunale che era ininfluente ed irrilevante e adesso li blocca…“.

Paolo Trapani
Paolo Trapani

Nostro compito, per informare, è tradurre il politichese e il riferimento di Tito, per chi avesse seguito il consiglio comunale della precedente legislatura, è all’ex sindaco Paolo Trapani che, secondo il Sindaco, sarebbe il regista delle contestazioni e dei rilievi mossi all’operato dell’Amministrazione. Per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la P.A., per la verità, non è poi tanto difficile rilevare errori e incongruenze negli atti dell’Amministrazione metese. Evidenziarli per correggerli, che dovrebbe essere compito dell’Opposizione, diventa invece un contributo per il buon governo della città da chiunque messo in campo, informazione inclusa!

verbale c.c. n 83

2 commenti

  • Antonella Viggiano

    Ma quando potremo avere una informazione intellettualmente onesta? Quando potremo aspettarci articoli non pilotati dal personaggio di turno, nascosto dietro la penna del redattore, che inconsapevolmente, forse, si presta al gioco di chi è contro tutti, maggioranza e minoranza, quasi a volersi riscattare rispetto a un passato insignificante e che cerca prepotentemente una affermazione a posteriori che non avrà mai! Non si estrapolino frasi dagli interventi in consiglio, si riferisca in maniera obiettiva. Solo così si rende un buon servizio di informazione. Ah, dimenticavo, si partecipi ai consigli comunali. La stampa è sempre assente. Come fa a riferirne? Cordialmente, Antonella Viggiano

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